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Il ceto politico calabrese e non solo, che si ritiene vicino al mondo della cultura, della ricerca ,della formazione e dello sviluppo tecnologico, si ritrovi compatto a difendere il sistema pubblico universitario. I parlamentari calabresi abbiano il coraggio di investire sulla conoscenza e sui saperi in generale.
L’ accorato appello alla coesione politica in favore delle Università proviene dal Senatore Accademico dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, Eugenio Garofalo che ritiene il taglio di 400 milioni di euro al Fondo di finanziamento ordinario per l’anno 2013, un grave gesto di manifesta insensibilità politica verso il mondo dei saperi, verso le future professioni e verso la crescita in generale del Paese.
Garofalo ritiene che un Paese che si definisce moderno, che guarda al futuro, ha il dovere di investire sulla ricerca e sulle eccellenze se vuole tangibilmente aprire speranza alle nuove generazioni, oggi deluse dai segnali che pervengono dalle politiche economiche messe in atto dalle istituzioni democratiche.
Il rischio che si corre – afferma il giovane Senatore Accademico Eugenio Garofalo- è che le università, di fronte agli ulteriori tagli effettuati in modo indiscriminato prima con la legge finanziaria e successivamente con ulteriori provvedimenti, rischiano il collasso dei servizi, determinando gravi pregiudizi sul diritto allo studio, garantito dalla nostra Carta Costituzionale.
Garofalo invita, pertanto, la deputazione calabrese a farsi promotrice di una svolta nella ”politica dei saperi” nazionale, individuando forme, percorsi e metodi che portino a sensibilizzare il parlamento italiano, le Regioni e quanti detengono responsabilità istituzionali sull’Istruzione pubblica ad investire sulla cultura e sulla ricerca.
Le Università, per il ruolo che svolgono nell’ambito dei settori dell’economia nazionale, devono essere considerate come “luoghi strategici in cui si semina e si coltiva quotidianamente l’avvenire professionale e scientifico di un Paese”.
L’augurio è che dalla Calabria parti un segnale di cambiamento nelle politiche del sapere e delle conoscenze in generale. I tagli effettuati aumentano notevolmente i disagi presenti negli Atenei calabresi, inseriti in una realtà regionale già duramente colpita dalla crisi economica.
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