Questo post é stato letto 24990 volte!
Tutti in piedi ad applaudire la musica dell’orchestra “Graecìa” della provincia di Catanzaro. Un evento fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale di Gagliato che ha arricchito il tabellone dell’estate Gagliatese 2010. Una magica serata all’insegna dell’ottima musica, riferisce il sindaco Franco Fodaro, il quale più volte durante la serata ha ringraziato il maestro Angelo di Paola e il direttore artistico Francesco Antonio Pollice insieme a tutti i componenti dell’orchestra.
Un ringraziamento particolare è stato riservato alla presidente della provincia di Catanzaro Wanda Ferro la quale ancora una volta a dimostrato attenzione e disponibilità per la comunità di Gagliato. Un regalo coi fiocchi quello che ha fatto per noi la presidente, continua il sindaco. Diversi i brani eseguiti durante la serata.Un repertorio nuovo,con una formazione particolare,quella creata dal direttore artistico Francesco Antonio Pollice e affidata al maestro Angelo Di Paola per il percorso estivo.
La compongono solo i fiati. A fare da intrusi il violoncello e il contrabasso. Un repertorio nuovo, fatto apposta per gli strumenti a fiato e basato sui grandi compositori americani di fine 800 e inizio 900. La grande tradizione italiana, con il Nessun Dorma di Puccini e il Guglielmo Tell di Rossini, ha fatto riscaldare particolarmente l’anfiteatro.Il resto è stato un alternarsi di sonorità europee e sudamericane.
“In outodoor” di Aaron Copland mette in luce il grande affiatamento dei trentuno maestri. L’andamento veloce del brano cede il posto al pathos intorno a cui Erik Whitecre ha costruito “October”. Poi tocca a Mendelssohn e alla sua “Overture n.24 for wind instrumentes”. Un pezzo dalla classica sonorità bandistica. Il primo scritto per una formazione strumentale a fiato. Tutta melanconia invece, “London barry” di Pearcy e Grainger. Una sorta di inno nazionale dell’indipendentismo irlandese che la struggente tromba di Alessandro Silvestro ti spedisce diritto al cuore. La tensione emotiva dura poco perchè irrompe il ritmo latino americano di “Un poco cinco” che John Fluck scrisse di ritorno dall’America del Sud, e la gioiosa allegria dei continui cambi di ritmo presenti in “Serenade”, la marcia nuziale ideata da Derek Bourgeois per il suo matrimonio.
Dopo il concerto la parola al maestro Angelo di Paola che soddisfatto ha ringraziato il caloroso pubblico gagliatese,la provincia di Catanzaro nella persone della presidente e l’Amministrazione comunale di Gagliato.
Questo post é stato letto 24990 volte!