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Arde nella parrocchia San Nicola Vescovo di Gagliato la “Luce della Pace di Betlemme”, giunta nella comunità gagliatese per iniziativa degli scout del gruppo Agesci “Satriano 1” coordinati dai capi Giovanni Montepaone e Pino Giaimo.
Ha spiegare il significato di questa affascinante iniziativa durante la Santa Messa è stato il capo scout Giovanni Montepaone il quale riferisce che la luce di Betlemme ha una storia: Nella chiesa della natività a Betlemme vi è una lampada ad olio che arde perennemente da moltissimi secoli, alimentata dall’olio donato a turno da tutte le nazioni cristiane della terra.
La tradizione nasce dall’iniziativa natalizia di beneficenza “Lichts in Dunkel” – luce nel buio della radio – televisione ORF – Landestudio Oberoesterreich di Linz.Nell’ambito di tale iniziativa sono raccolte offerte spontanee con cui si vuole aiutare i bambini invalidi, emarginati sociali, ma anche stranieri bisognosi, come ad esempio i profughi. Nel quadro di questa iniziativa di beneficenza, la ORF per la prima volta nel 1986 ha dato vita a questa “Operazione Luce della Pace di Betlemme”,pensando alla tradizione natalizia e come segno di ringraziamento per le numerose offerte. Poco prima di Natale un bambino, venuto appositivamente dall’Austria, accende una luce dalla lampada nella grotta di Betlemme che è poi portata a Linz con un aereo. Da Linz con la collaborazione delle ferrovie Austriache, la luce è distribuita in tutto il territorio federale.
Dal 1986 gli scout viennesi hanno deciso di collaborare alla distribuzione della luce della pace, mettendo cosi in pratica uno dei punti chiave dello scoutismo,l’amore per il prossimo espresso nella “Buona Azione” quotidiana. Di anno in anno è cresciuta la partecipazione e l’entusiasmo per la consegna della “Luce dell Pace” tramite i gruppi scout. Sempre più numerosi sono gli scout che vi prendono parte.Quasi ogni anno la luce della Pace di Betlemme è stata portata in un nuovo paese europeo. La luce della pace arriva in Italia già nel 1986, ad opera degli scout sud – tirolese di madre lingua tedesca. La diffusione della fiammella rimane limitata al territorio dell’Alto Adige per diversi anni,fino a quando un gruppo Agesci di Valenza Po si organizza per andare a recuperarla a Vienna. Nel 1996 c’è stata la prima distribuzione a livello nazionale della luce della pace.
A Gagliato è stato Don Luigi Drosi e il sindaco Franco Fodaro a ricevere la fiammella della pace. Qui è ginto un gruppetto di tre esploratori guidati dai capi scout Pino Giaimo e Giovanni Montepaone.Don Luigi Drosi nell’omelia ha illustrato il significato della particolare circostanza e la simbologia della luce della pace di Betlemme. <<La luce della pace non ha solo un significato religioso – detto – ma traduce in sè molti valori civili,etici,morali accettati anche da chi non pensa di condividere una fede. E’ una testimonianza che invita alla fratellanza,all’amore e al rispetto per il prossimo patrimonio di tutti alla luce della pace e della speranza>>.
Al termine della santa messa i tanti fedeli presenti hanno acceso una propria candela,da portare a casa o donarla ai propri amici, o anche per farla ardere nelle sedi delle proprie associazioni. La pace è patrimonio di tutti – dice il capo scout Giovanni Montepaone – e la luce deve andare a tutti, soprattutto ai luoghi di sofferenza, agli emarginati, ai non vedenti e la sua distribuzione nelle case è occasione di buone azioni, fare compagnia a chi è solo, visitare gli ammalati, dar da mangiare a chi ha fame.
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