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Domenica 10 febbraio, in occasione della Giornata del Ricordo, Forza Nuova ha reso omaggio, a Lamezia Terme (Catanzaro), alla memoria dei martiri italiani delle Foibe. Nel suo discorso del 2007, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, definì il massacro delle Foibe come “giustizialismo sommario e tumultuoso”, provocato da “un moto di odio e di furia sanguinaria, che assunse i sinistri contorni di una pulizia etnica”.
Con profonda commozione, a Lamezia Terme Forza Nuova ha ribadito, e le sottolineò anche il capo dello Stato, le ragioni assurde di quella triste pagina di storia che, come tutti i crimini contro l’umanità, non può né deve essere dimenticata. Nella stessa città, poi, su corso Numistrano, i militanti del partito hanno sistemato in evidenza uno striscione con scritto “Foibe: eccidio italiano”.
Si trattò di una violenza inaudita, infondata e illegittima: l’esercito jugoslavo del maresciallo Tito diede avvio ad una spaventosa opera di pulizia etnica nella Venezia Giulia, con 350.000 esuli istriani, dalmati e fiumani costretti ad abbandonare le loro case. Alle vittime infoibate vanno poi aggiunti i morti nei vari campi di concentramento in Slovenia e Croazia. L’unica colpa di quegli innocenti fu di essere italiani.
Lo sconcertante eccidio fu la conseguenza di un odio politico sagacemente occultato per oltre mezzo secolo: sui morti è stata fatta politica, negando la realtà e falsando la storia, a danno dei familiari delle vittime, dell’Italia e degli italiani. Forza Nuova non dimenticherà mai il profondo significato della vita, della memoria storica e di quei morti, augurandosi che l’onestà morale, intellettuale e politica prevalgano sempre, anche per costruire un futuro più giusto, migliore.
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