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Una delegazione del Partito democratico, composta dai consiglieri regionali Tonino Scalzo ed Enzo Ciconte, dal segretario provinciale di Catanzaro Enzo Bruno e da Rosario Bressi in rappresentanza del segretario regionale Ernesto Magorno, ieri mattina è stata ricevuta dal prefetto di Catanzaro, Raffaele Cannizzaro.
Gli esponenti del Pd calabrese hanno espresso la propria preoccupazione in merito all’allarmante situazione in cui si trovano decine di lavoratori della Fondazione Campanella che vedono, per la quarta volta in due anni, l’attivazione delle procedure di licenziamento collettivo.
Lavoratori in lotta da nove anni ai quali il Partito democratico esprime la propria vicinanza, assieme alla solidarietà ai malati e alle famiglie che vedono compromessa la continuità assistenziale. Nell’occasione hanno manifestato apprensione per lo stato di tutta la sanità catanzarese le cui gravi problematiche compromettono, inevitabilmente, il diritto alla salute dei cittadini, costringendoli spesso ad intraprendere una dispendiosa migrazione.
Al prefetto, Scalzo, Ciconte, Bruno e Bressi, hanno chiesto di farsi promotore delle iniziative che rientrano nell’ambito delle proprie competenze per favorire il rispetto dell’accordo siglato in prefettura lo scorso 1 ottobre. Accordo che prevedeva il trasferimento delle unità operative a direzione universitaria non oncologiche, dalla Fondazione Campanella alla Azienda ospedaliera-universitaria Mater Domini, e la costituzione (da parte della Fondazione Campanella, dell’Azienda Mater Domini, dell’Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio e dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro) di una società a capitale pubblico, retta secondo l’istituto dell’in house providing, che doveva fornire servizi strumentali agli enti soci, nella quale confluiva il personale in eccedenza della Campanella.
Al prefetto gli esponenti del Pd hanno sollecitato anche un intervento finalizzato al reperimento di risorse per il pagamento dei farmaci indispensabili per le cure oncologiche, oltre che per garantire le spettanze arretrate e quindi la continuità assistenziale. Il Pd sollecita soluzioni che garantiscano l’attivazione dei posti letto e dell’hospice, oltre che del pronto soccorso oncologico, assieme all’individuazione del trasferimento delle unità non oncologiche. Il prefetto Cannizzaro ha assicurato che si attiverà per l’attuazione del protocollo interpellando le parti interessate, in particolare Regione e Università i cui rappresentanti sedevano al tavolo che ha siglato l’intesa del 1 ottobre 2013.
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