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«Recuperare le nostre radici di appartenenza mediante la ricerca storica del territorio regionale o di piccole realtà locali è la finalità prioritaria del Premio Ferula d’ Oro, giunto ormai alla seconda edizione».
Ad affermarlo è stato il presidente Franco Falvo ad inizio della cerimonia di premiazione dei vincitori del Premio svoltasi nella sala municipale di Feroleto Antico (Cz) alla presenza del sindaco di Feroleto Antico Pietro Fazio e di un nutrito pubblico.
La significativa partecipazione dei concorrenti ha messo in luce la bontà del premio e l’esatta misura dei risultati conseguiti attraverso la diffusione e conoscenza di numerose opere sulla storia locale che, in parte, colmano il vuoto lasciato dai manuali scolastici che riportano soltanto la macrostoria tralasciando o ignorando completamente la piccola storia.
In questo senso le opere vincitrici, sia edite che inedite, sopperiscono, sempre in piccola misura, a tali carenze portando alla luce piccole realtà locali e regionali raccontate nei loro usi, costumi, tradizioni e nel susseguirsi delle loro vicende storiche, umane, sociali ed economiche a partire da età remote riconducendosi in tal modo alla genesi delle nostre radici e della nostra identità proprio in un periodo storico dominato dalla globalizzazione che tende ad affievolire o a far sparire le piccole entità.
«Tutte le opere partecipanti al Premio, al di là della varietà dello stile e della sensibilità letteraria di ogni autore, – ha commentato il presidente Franco Falvo – costituiscono un piccolo patrimonio culturale da custodire negli appositi siti preposti alla diffusione della cultura presenti nella nostra regione essendo anche testimonianza della memoria del passato, dei processi di evoluzione umana, sociale e culturale della nostra regione nonché di speranza di un possibile riscatto dal giogo atavico che da secoli soffoca le aspirazioni e le attese dei calabresi».
Da qui la funzione positiva del premio che offre opportunità agli studiosi, ai ricercatori, agli storici di rivisitare la Calabria e di riproporla nella sua parte migliore svelando le bellezze e gli aspetti di una terra spesso cantata e narrata nella sua asprezza e problematicità.
La giuria, composta dallo storico Vincenzo Villella, dalla professoressa Lina Latelli e dalle scrittrici Sina Mazzei e Savina Tecla Palmieri, dopo aver esaminato attentamente le opere edite ed inedite dei concorrenti, provenienti da tutta la Calabria, ha decretato i vincitori del Premio letterario “ Ferula d’ Oro”, organizzato dal sito www.cittadiferoletoantico.it in collaborazione con la locale amministrazione.
Per la sezione opere edite è stato assegnato il primo premio ad Armando Scuteri con il volume “Caulonia”, il secondo ad Armido Cario di Falerna con il volume “Oltre il tempo, lampi di storia falernese” e il terzo a Tonino Spena di Lamezia Terme per il libro storico fotografico “Bella e la sua gente” . Per la sezione opere inedite la Ferula d’Oro è andata a Salvatore Piccoli che si è classificato al primo posto con il lavoro “Lineamenti storici del brigantaggio calabrese” mentre al secondo e terzo si sono classificate due studentesse universitarie di Gioia Tauro, rispettivamente Francesca Pisano con il lavoro “Ti presento il Sud” e a Giovanna Pisano con “Pianeta mare”.
La giuria ha assegnato anche dei Premi speciali, uno è andato al giornalista Massimo Iannicelli, direttore di Storicittà che da vent’anni dirige la preziosa rivista di storia locale, l’altro al poeta sambiasino Luigino Longo per la poesia vernacolare. Invece il premio speciale per la legalità è stato attribuito al comandante della caserma dei carabinieri di Pianopoli, luogotenente Carmelo Carchidi, che ha festeggiato i 25 anni di servizio come responsabile della stazione dei carabinieri del luogo.
Lina Latelli Nucifero
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