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Sono le 11 del mattino quando, nel corso di un servizio di pattuglia, i Carabinieri del N.O.R.M. della Compagnia di Catanzaro procedono al controllo di un 33enne, sottoposto alla detenzione domiciliare presso un’abitazione di Catanzaro centro. I militari suonano al campanello senza avere risposta.
In effetti in casa non c’è nessuno ma il detenuto ha il permesso di uscire per il tempo strettamente necessario per recarsi al SERT e ritornare a casa.
I militari vogliono vederci chiaro e, dopo aver accertato che l’uomo aveva avvisato della sua uscita la Centrale Operativa del Comando Provinciale dei Carabinieri, verificano che questi raggiunga effettivamente la struttura, riscontrando che l’uomo aveva l’aveva raggiunta alle ore 11:13 ed era andato via alle successive ore 11:20.
I militari allora decidono di attendere che l’uomo ritorni a casa ma il tempo passa e delle sue tracce neanche l’ombra. Solo un’ora dopo, alle 12:20, i militari notano giungere il detenuto, a bordo di autovettura condotta dalla propria compagna e con in braccio il proprio figlioletto di pochi mesi.
Alla richiesta di delucidazioni sul motivo del ritardo, l’uomo fornisce una propria ricostruzione di fatti, sostenendo di aver ritardato il rientro a casa poiché recatosi al SERT con i mezzi pubblici e solo dopo essere stato accompagnato in macchina dalla propria compagna. Ma tale versione non convince i militari che, a bordo dell’autovettura dell’uomo, rinvengono due sacchetti della spesa, uno relativo ad un supermercato e l’altro attinente un negozio di detersivi e prodotti per la casa, entrambi ubicati in località completamente fuori dall’itinerario casa-SERT.
Dalla verifica dello scontrino presente all’interno di uno dei due sacchetti, i militari accertano che quanto ivi contenuto era stato acquistato alle ore 12:06, oltre 40 minuti dopo l’uscita dell’uomo dal SERT. Raccolto questo elemento, veniva effettuata una verifica presso i circuiti di video sorveglianza di uno degli esercizi commerciali ove era stata acquistata la merce.
L’accertamento dava esito positivo poiché, dalla visione dei filmati, venivano riconosciuti i due conviventi, con il bambino all’interno di un passeggino, risultati entrati alle ore 11:37 e usciti alle ore 11.58.
Avendo violato le prescrizioni della misura detentiva alla quale è sottoposto, l’uomo, gravato da numerosi precedenti penali e di polizia, veniva dichiarato in arresto per evasione.
Analogamente si procedeva nei confronti della compagna responsabile della procurata evasione dell’uomo.
Dopo aver condotto i due conviventi presso il loro domicilio, all’esito della successiva udienza, i due arresti sono stati convalidati, senza alcuna misura cautelare a carico della donna, mentre il 33enne è stato ricondotto presso il proprio domicilio per il prosieguo della sua detenzione domiciliare che, a causa dell’evasione, potrebbe essere tramutata in reclusione presso una struttura carceraria.
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