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Si è conclusa lo scorso sabato pomeriggio, nella sala Sancti Petri dell’Arcivescovado di Catanzaro, la manifestazione “…e gli altri?”, appuntamento fisso col movimento di solidarietà Emmaus nella nostra città da circa dieci anni.
L’iniziativa ha visto protagonisti quattro giovanissimi studenti, premiati grazie ai fondi raccolti nel corso della manifestazione di solidarietà, il cui slogan ne chiarisce perfettamente lo spirito: “Regala alla tua Pasqua un gesto d’amore”.
A ricevere il contributo, su indicazione delle rispettive scuole di provenienza, Camilla Arcuri dell’I.C. “Catanzaro Est” (plesso Janò), Laura Florentine Munteanu dell’I.C. “Centro Storico – Mazzini” (scuola primaria “Maddalena”), Jessica Trapasso dell’Istituto Alberghiero I.P.S.S.E.O.A. di Soverato ed, infine, Francesco Cristofaro dell’Istituto di istruzione superiore “E. Fermi”.
A consegnare il meritato premio, nell’ordine, le due vicepresidenti di Emmaus, Rosaria Pasceri e Francesca Arcuri, ed a seguire le socie Angela Cino Mirijello, Elisabetta Minicelli e Francesca Sorrentino.
«E’ la terza volta che portiamo avanti il progetto “Borsa di studio Abbè Pierre” – ha spiegato Maria Concetta Infuso, presidente di Emmaus Catanzaro – ma l’iniziativa questa volta è stata sostenuta economicamente dalla manifestazione pasquale “…e gli altri?”, il cui ricavato sostiene anche il progetto di Emmaus International “Acqua Ganviè-Lago Nokouè” per la costruzione di acquedotti, pozzi, fontane e docce in nove villaggi africani sul lago Nokouè in cui vivono 70.000 persone».
La manifestazione, tra l’altro, ha visto ancora una volta affiancarsi, all’attività quotidiana di solidarietà, la distribuzione di centosettanta uova di Pasqua ai bambini delle famiglie meno abbienti, presso i Centri Emmaus di via Marincola D’Amato e via Isonzo e nelle scuole cittadine.
«Emmaus sopravvive solo grazie allo sforzo dei suoi volontari – ha concluso la Infuso – perciò ricordo che partecipare al mercatino solidale presso il centro di via Marincola D’Amato rimane il modo forse più semplice per dare una mano al prossimo».
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