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Aprirà i battenti lunedì 10 dicembre, alle ore 16.30 presso la Biblioteca “F. De Nobili” di Catanzaro, la rassegna cinematografica “Sfogliando un film – Tra parola e immagine”, organizzata dall’Associazione Culturale “Otto e mezzo” e curata dal giornalista cinematografico Antonio Capellupo, che offrirà fino al 15 dicembre una lunga settimana di grandi eventi tra cinema e letteratura.
La manifestazione, giunta alla sua VI edizione, sarà uno degli eventi collaterali del Magna Graecia Film Festival School in the City previsto nell’ambito del più ampio progetto del “Festival Cinematografico della Calabria”, promosso dalla Calabria Film Commission e cofinanziato attraverso i fondi POR Calabria FESR 2007/2013.
“Sfogliando un film”, che nel corso degli anni si è confermato uno degli appuntamenti culturali più importanti del territorio grazie anche all’interazione con le scuole cittadine, si aprirà con la proiezione, per la prima volta a Catanzaro, di “E’ stato il figlio”, già presentato con successo all’ultima Mostra di Venezia, e l’incontro con il regista Daniele Ciprì. Tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Alajmo, il film ambientato in Sicilia si rifà ad una storia realmente accaduta nella Palermo degli anni ’70. Protagonista è la famiglia Ciraulo che pur vivendo poveramente nel quartiere Zen di Palermo, tiene parcheggiata davanti casa una Mercedes fiammante acquistata con il risarcimento percepito in seguito alla morte della figlia Serenella, capitata per caso in mezzo a una sparatoria tra mafiosi.
La Mercedes diventerà per i Ciraulo più che il simbolo della ricchezza, il simbolo della Miseria della Ricchezza, strumento di sconfitta e di rovina. A dirigere una commedia “nera”, interpretata da uno splendido Toni Servillo, è Daniele Ciprì, regista, sceneggiatore ed illustre direttore della fotografia salito alla ribalta in coppia con Franco Maresco con il quale ha realizzato, a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, la serie “Cinico Tv”, programmata sulla terza rete Rai. Sulla medesima cifra grottesco-surreale, venata di riferimenti all’avanguardia storica, Ciprì ha realizzato, sempre a quattro mani con Maresco, ma curando in particolare la fotografia, il lungometraggio “Lo zio di Brooklyn” (1995) e, in seguito, “Totò che visse due volte” (1998), che suscitò scalpore, reazioni oscurantiste e pruriti censori, “Il ritorno di Cagliostro” e “Come inguiammo il cinema italiano – La vera storia di Franco e Ciccio”. Importanti le collaborazioni come direttore della fotografia, come “Vincere” e “Bella addormentata” di Marco Bellocchio e “La pecora nera” di Ascanio Celestini. La proiezione di “E’ stato il figlio” sarà preceduta dalla presentazione dell’omonimo romanzo di Roberto Alajmo a cura della prof.ssa Lorenza Viapiana del “Circolo di Lettura” della Biblioteca “F.De Nobili”.
IL CALENDARIO
La rassegna avrà luogo interamente all’interno della Biblioteca “F.De Nobili” di Catanzaro
10 Dicembre
16:30 – Film e libri: Proiezione di “E’ stato il figlio” e incontro con il regista Daniele Ciprì
11 Dicembre
9:30 – Sfogliando un film Junior: Proiezione di “Le avventure di Tintin – Il segreto dell’Unicorno”
12 Dicembre
9:30 – Parole di cinema: Presentazione del libro “Viaggio al termine dell’Italia. Fellini politico” e incontro con lo scrittore Andrea Minuz
16:30- Film e libri: Proiezione di “Come Tex nessuno mai” e incontro con il regista Giancarlo Soldi
13 Dicembre
9:30 – Sfogliando un film Junior: Proiezione di “Pinocchio, un film parallelo” e incontro con il regista Lorenzo Garzella
16:30- Film e libri: Proiezione di “Il Mundial dimenticato” e incontro con il regista Lorenzo Garzella
14 Dicembre
16:30- Film e libri: Proiezione di “Appartamento ad Atene” e incontro con il regista Ruggero Dipaola
15 Dicembre
16:30 – Omaggio a James Bond: Incontro con il critico cinematografico Emanuele Rauco dal titolo
“007: 60 anni dal primo romanzo, 50 dal primo film”
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Un film sopravvalutato ( ovviamente solo qui in Italia, perché la stampa estera non ha di certo risparmiato la pellicola). Un Daniele Ciprì che non ha nulla a che vedere con il passato glorioso in compagnia di Maresco. Ottimo direttore della fotografia, impeccabile, sicuramente uno dei migliori in Italia, ma come autore ha lasciato parecchio a desiderare. Il fatto che gli Italiani abbiano apprezzato un obbrobrio del genere la dice lunga. Un film finto, che non fa trapelare alcuna visione personale. Difficile dire dove fosse l’autore. Un Tony Servillo macchiettistico ai limiti dell’insopportabile. Una cattiveria che di autentico non conserva nulla, ma sembra essere la sbiadita copia di un passato ormai ( purtroppo!) lontano.