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Oggi è molto comune l’uso del termine filosofia per indicare la ragione interna di qualche aspetto della vita, ma tale uso, venuto a noi dal mondo americano e anglo-sassone, è molto riduttivo perché dice poco o nulla del vero significato della filosofia. Sulle origini della più nobile forma di pensiero umano prova ad indagare il libro in uscita per i tipi della casa editrice “Edizioni la rondine” di Catanzaro che si intitola “Conoscere – Manuale di Logica ed Epistemologia” a cura di Leonardo Calabretta (188 pagine, 12 euro). Il testo espone alcune regole che Aristotele ha studiato e trovato per giungere ad un’idea certa e valida della filosofia, essa è la “dottrina della conoscenza”. Quest’ultima essendo nata quasi perfetta, l’autore la definisce la grammatica e la sintassi del conoscere. Alla domanda “a che serve la filosofia?” qualcuno potrebbe rispondere: visto che non ha nessun fine pratico, non serve a nulla. Filosofare sarebbe, dunque, una perdita di tempo. Ma non vi è dubbio che tra filosofia e vita esiste lo stesso legame che esiste tra idea e atto: cioè un legame di causa ed effetto. Anche se l’idea non è l’unica causa dell’atto, certamente essa inizia l’atto: prova ne sia che se non si ha l’idea di un atto, l’atto non si compie. Sono, dunque, le idee che guidano gli atti. Il che è come dire: è la filosofia che guida la vita. Il pensiero è a monte della nostra azione così come di qualsiasi nostra scelta e la filosofia, in tal senso, è come l’aria: la respiri anche se non la vedi.
Il target principale di riferimento dell’opera si estende a filosofi, storici, mediatori culturali, cultori di interesse generale ed operatori professionisti del sociale.
Leonardo Calabretta: nato a Serra San Bruno, ha frequentato le scuole elementari nel paese natale, la scuola media nel seminario vescovile di Squillace, il liceo e la teologia nel “S. Pio X” di Catanzaro. Si è licenziato in teologia all’Ignatianum di Messina e si è laureato in filosofia all’Università statale di Messina. Ha insegnato religione nell’istituto professionale di Girifalco, nella scuola media di Soverato e di Guardavalle, nell’istituto “Maria Ausiliatrice” di Soverato. Ha insegnato filosofia nel liceo classico “Guglielmo Sirleto” di Catanzaro, nell’istituto “Maria Ausiliatrice” di Soverato e nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Maria Mediatrice” di Catanzaro, di cui è stato direttore per dieci anni. Dal 2007/2008 insegna Logica all’Istituto Teologico Calabro “S. Pio X” di Catanzaro. È stato parroco a Guardavalle Marina per venticinque anni e dal 1996 è parroco della parrocchia di “Mater Domini” a Catanzaro.
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