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“La fame negli occhi”. Grande partecipazione per la presentazione dei racconti di vita di soldati nella Presila Catanzarese nelle pagine del libro di Michela Scalise di Sersale, nei giorni scorsi a Cropani, in una sala dell’auditorium praticamente al completo. L’importante manifestazione culturale di fatto ha dato inizio nella provincia di Catanzaro alle celebrazioni per i 70 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Prestigioso il tavolo dei relatori, a partire dal giornalista Luigi Stanizzi che, nel corso della moderazione, ha inteso “dar voce” al libro, citando alcuni passi sulle misere condizioni in cui si trovavano a combattere i soldati italiani. Viva soddisfazione è stata espressa dal dottor Paolino Altilia, vice presidente della Banca di Credito Cooperativo Centro Calabria, che ha sostenuto economicamente il progetto di realizzazione dell’opera. Particolarmente apprezzato l’intervento dell’autrice, che ha efficacemente illustrato la strutturazione del volume, con una prima parte dedicata agli aspetti metodologici e a una personale lettura delle 24 testimonianze raccolte tra Sersale, Cerva, Petronà, Cropani, Sellia Marina, Pentone e Zagarise e una seconda parte in cui sono stati fedelmente riportati i racconti del periodo al fronte dei reduci della Presila intervistati. La dottoressa Scalise ha spiegato che con il suo lavoro ha voluto raccontare la Seconda Guerra mondiale “da un’altra prospettiva, quella del soldato semplice”. Sul rigore metodologico nella ricerca e nella trascrizione delle testimonianze ha incentrato la sua relazione la professoressa Elena De Filippis, dirigente scolastico del Liceo Classico “P. Galluppi” di Catanzaro, che ha sottolineato il fondamentale contributo reso alla Storia dalla riscoperta dell’oralità. A seguire il giornalista e presidente dell’associazione “Calabria in armi”, dottor Mario Saccà, nel ricordare anche la sua esperienza di ricerca tra i reduci, ha sottolineato l’alta valenza delle interviste, quali documenti storici da consegnare alla memoria collettiva. Alla manifestazione hanno preso parte anche alcuni reduci tuttora in vita e le famiglie di altri impossibilitati fisicamente o venuti a mancare di recente. A i soldati protagonisti del libro si è reso omaggio con la consegna di una copia dell’opera da parte dell’autrice e di una pergamena celebrativa dell’evento da parte del comandante della locale stazione dei Carabinieri, Maresciallo Marco Minerva.
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