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E’ la terza volta che a Cortale, nel giro di pochi mesi, si interrompe l’erogazione dell’acqua per responsabilità della SO.RI.CAL., società che gestisce la gran parte degli impianti idrici in Calabria per conto della Regione.
A Cortale l’acqua non c’è non perché manca ma per “problemi tecnici” (tre volte di seguito che si rompono le pompe) che la SORICAL non riesce a risolvere.
Negli ultimi 20 anni molti hanno predicato che la privatizzazione dei servizi avrebbe portato maggiore efficienza e risparmio per i cittadini. Non è così… La SO.RI.CAL. ne è un esempio e il disagio è forte nei cittadini e nei commercianti.
Ciò è normale perché i privati non hanno come obiettivo il benessere dei cittadini ma i loro profitti. Ecco perché abbiamo promosso il referendum per l’acqua pubblica e perché chiediamo il rispetto della volontà popolare che si è espressa, nel referendum, per tornare ad una gestione pubblica dell’erogazione idrica in quanto l’acqua è un diritto primario delle persone, un “bene comune”.
Il 23 novembre si vota per il rinnovo del Consiglio Regionale. Un “segnale” sarebbe non solo importante ma necessario.
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