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Si accentua la protesta degli studenti dell’Università Magna Grecia per la mancata sottoscrizione del protocollo d’intesa che regolamenta i rapporti tra Regione e Università.
Per la giornata di domani e dopodomani saranno organizzati in Città, a Corso Mazzini , dai rappresentanti degli studenti, studenti, dottorandi e specializzandi, degli stands per la raccolta di firme in difesa dell’Università: un forte segnale che gli studenti vogliono inviare alle istituzioni, chiamando a raccolta l’intera comunità che crede e si impegna per difendere la crescita di questo presidio culturale, sanitario e di eccellenza che si chiama Campus Universitario.
La protesta è rivolta essenzialmente verso l’ intransigente posizione assunta dal sub- commissario , D’elia, una posizione che, essendo circoscritta a mere riflessioni ragionieristiche, contrasterebbero fortemente con gli interessi racchiusi nel fare formazione, ricerca e sapere.
Il malcontento si diffonde a macchia d’olio all’interno degli studenti e dei dipendenti , che intravedono in questo stallo una volontà, coscia o inconscia, di mettere a repentaglio il futuro dell’Università, della Scuola di Medicina e Chirurgia di Catanzaro e del Centro Oncologico “T. Campanella”. Il protocollo è, infatti, uno strumento indispensabile per la salvaguardia dei posti letto universitari, che sono vitali per il mantenimento dell’apparato formativo universitario, delle scuole di specializzazione, dei dottorati di ricerca e di tutte le attività formative finalizzate .
E’ necessario e urgente che la politica prenda il sopravvento sulla tecnocrazia e sblocchi, con scelte coraggiose e determinanti, la situazione di crisi in cui la fondazione Campanella è stata confinata.
Gli studenti richiamano l’attenzione dell’opinione pubblica sulla condizione in cui si andrebbe a collocare l’Università se dovesse perdurare una simile situazione: perdita di competitività, caduta di credibilità, sopravvento di poteri forti rispetto al primato diligentemente costruito in questi anni in campo regionale .
A chi gioverebbe infatti un depotenziamento della realtà universitaria se non ad agevolare poteri forti espressi da altri contesti territoriali del nostro Paese?
I rappresentanti degli studenti si rivolgono al Presidente della regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, affinché le sue idee espresse nelle istituzioni e fuori, prendano il sopravvento rispetto a scelte “strategiche” che finirebbero col penalizzare in modo irreversibile la Città di Catanzaro, i cittadini, gli studenti e quanti credono nel valore espresso dalla scienza, impegnata a migliorare le condizioni di vita delle persone.
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