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Raccogliere e divulgare esperienze e testimonianze di vita che siano di esempio e sprone per le nuove generazioni, è questa l’iniziativa avviata dalla Sezione comunale di Satriano della Con.F.A.C.I.T, l’associazione nazionale di promozione sociale che ispira la sua attività alla dottrina sociale della Chiesa.
In tale direzione la presidente della Sezione, Nadia Montirosso, si è recata a Soverato a casa della Sig.ra Armanda Gareri, che da qualche mese ha compiuto ben 107. Essa ha aperto le porte di casa sua per ospitare con grande amabilità la Sig.ra Montirosso che le aveva chiesto di poterla intervistare.
La sig.ra Armanda, nata da una famiglia benestante con discendenze risalenti al1600, hainiziato il suo racconto in modo pacato e sereno facendo notare un notevole rimpianto dei tempi passati descrivendo con notevole lucidità il cambiamento etico della società e le modifiche climatiche, descrivendo con dovizia di particolari tanti episodi. L’inverno, racconta la signora, a quei tempi era molto rigido e faceva gelare l’acqua che scolava dai tetti formando ghiaccioli di acqua piovana (stalattiti di ghiaccio). Le persone erano molto più gentili e affettuose, rispettose, soprattutto la classe contadina nei riguardi dell’alta nobiltà particolarmente prima che iniziasse la guerra mondiale. I genitori usavano trascorrere il Santo Natale come da tradizione: facevano preparare dalla servitù tredici portate composte da verdure cotte, frutta, pasta col sugo di tonno, le tipiche “zeppole” e la “pignolata”. Invitavano i parenti tutti e giocavano felicemente, trascorrendo la notte di Natale in completa armonia e serenità. Cresciuta sempre accanto al papà, che possedeva un carattere molto affettuoso, rimembra quando a casa ricevevano la visita di qualche amico di famiglia e si riunivano tutti insieme intorno “alla ruota” che al centro conteneva un braciere di rame; quello era il posto dove si raccontavano storie misteriose.
Improvvisamente interrompe la conversazione con un rimpianto e un ricordo molto doloroso, confidando che, finché non era iniziata la guerra, la vita per la sua famiglia era stata felicemente serena; ricorda con nostalgia la propria mamma e tanti episodi familiari e vicende che hanno segnato profondamente lo spirito e l’anima della nostra ultracentenaria. Parla di tanti suo congiunti che hanno ricoperto importanti ruoli istituzionali e sociali.
Una vita dedicata alla famiglia ma soprattutto, da fervente cristiana, devotissima a Cristo; infatti avrebbe voluto prendere i voti ma non le fu possibile per la contrarietà della famiglia. Pertanto si dedicò con grande impegno alla educazione e formazione delle due sue nipoti, figlie del fratello Ernesto, Annabella e Guglielmina, che venivano frequentemente dalla Somalia in Italia per proseguire gli studi.
Dopo una vita trascorsa nella preghiera e per la famiglia ora è costantemente accudita da una badante sotto la vigilante guida della nipote Gugliemina.
La sig.ra Armanda rappresenta sicuramente un pezzo di storia della nostra Calabria, ma soprattutto un esempio di vita improntata a valori etici e morali che ha contribuito alla formazione di suoi familiari, ma il suo racconto è una testimonianza viva e concreta dell’importanza di fondare i propri comportamenti quotidiani su basi socialmente corrette all’insegna del rispetto reciproco, dell’amicizia e della solidarietà.
E su questa linea la Sezione CONFACIT di Satriano, in sintonia con gli obiettivi statutari che prevedono un impegno concreto dell’associazione a diffondere e promuovere i valori dell’etica e della solidarietà umana, intende definire un programma di iniziative che possano sensibilizzare l’opinione pubblica su queste importanti tematiche e favorire il radicamento di comportamenti sociali improntati al rispetto di tali valori.
Soddisfazione ed apprezzamento per l’iniziativa è stata espressa dal presidente provinciale e segretario nazionale dell’associazione, Luigi Bulotta. L’instancabile Nadia Montirosso, presidente della sezione Confacit di Satriano – ha commentato Luigi Bulotta – con questa iniziativa, che sicuramente avrà ulteriori e più incisivi sviluppi, si pone l’esigenza che la nostra associazione ha di valorizzare l’uomo nella sua dignità e nella sua totale dimensione, raccogliendo esempi di vita vissuta che possono costituire uno stimolo, soprattutto nei confronti dei giovani, ad improntare la loro esistenza recuperando valori fondamentali oggi spesso messi da parte e che invece sono la base della convivenza sociale, civile e democratica.”
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