Claudio Cordova presenta il “Sistema Reggio” al Maggio dei libri

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Un intreccio da thriller, una suspense che spinge il lettore pagina dopo pagina per scoprire fino a che punto riesce ad arrivare il “sistema”. Ma non è fiction. A parlare sono atti della magistratura, informative della Polizia, intercettazioni, nomi e fatti attraverso i quali il giornalista e e consulente della commissione antimafia Claudio Cordova ha ricostruito il “Sistema Reggio” in un libro che sarà presentato a Lamezia Terme giovedì 8 maggio alle ore 18.30 nell’ambito della rassegna “Il Maggio dei Libri” promossa dal Comune di Lamezia Terme e dal Sistema Bibliotecario Lametino. Converseranno con l’autore, Salvatore D’Elia e il sostituto procuratore della Repubblica di Lamezia Terme Luigi Maffia.

La tappa lametina del “Sistema Reggio”, organizzata dall’associazione culturale InOper@, inizierà nella mattinata al Liceo “Campanella” dove alle 11.30 Claudio Cordova incontrerà gli studenti nell’ambito del progetto Pon “Scuolinforma” coordinato dalla professoressa Michela Cimmino.

Giornalista, 28 anni, Claudio Cordova è stato chiamato a titolo gratuito come consulente della commissione parlamentare antimafia presieduta da Rosy Bindi per la sua conoscenza della “zona grigia” della ‘ndrangheta, dei rapporti delle organizzazioni criminali calabresi con la politica e l’economia.

Dalle pagine de “Il Sistema Reggio”, viene fuori l’ intreccio che negli ultimi 12 anni, a Reggio e in tutta la Calabria, ha reso sempre più difficile distinguere i “buoni” dai “cattivi” e ha fatto della città di Reggio Calabria, pubblicizzata in tutta Italia come un “modello” da emulare, un sistema basato su complicità, connivenze e silenzi che ha paralizzato la comunità reggina e portato allo scioglimento del consiglio comunale per contiguità con la ‘ndrangheta nell’ottobre 2012.

Direttore responsabile del giornale online “Il Dispaccio.it” e collaboratore de “Il Quotidiano della Calabria”, Claudio Cordova ricostruisce i passaggi che hanno consentito a questo “sistema” di nascere e radicarsi con il taglio scientifico del cronista giudiziario, basandosi sulle carte della magistratura e della polizia, ma anche con lo spirito di chi non si rassegna a vedere la propria città soffocare a causa di gruppi e grumi di potere che comandano grazie a giochi di palazzo, giri di poltrone, con la costante e opprimente presenza della criminalità.

Un libro che parla di Reggio ma parla a tutta la Calabria. Un esempio di giornalismo d’inchiesta che, con la penna di un giovane cronista, smaschera cosa c’era dietro le luci e le musiche della movida reggina. E i fatti raccontati da Claudio Cordova, tutti confermati da inchieste giudiziarie che nei mesi successivi all’uscita del libro colpiranno tanti dei protagonisti di quel “sistema”, danno una risposta alla domanda “poco galante” fatta dal governatore della Calabria a Claudio in conferenza stampa: “Ma lei dove cazzo vive?”. Claudio Cordova “vive” e racconta Reggio Calabria.

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