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Ripercorre le tappe degli episodi più misteriosi e avvincenti legati alla Certosa di Serra San Bruno, monastero che sorge nel cuore della Calabria, fondato da Brunone di Colonia alla fine dell’XI secolo, su un territorio donato dal conte Ruggero il Normanno, il libro “Dieci misteri certosini” di Mirko Tassone, dato alle stampe da Falco editore.
Il volume sarà presentato oggi, giovedì 6 alle ore 21, presso la sala intitolata a Padre Consolato Grilletto, adiacente il Convento dei Cappuccini a Chiaravalle.
L’iniziativa è promossa dalla stesso Convento dei Cappuccini in collaborazione con “Tempo nuovo” nell’ambito degli appuntamenti culturali che animano le serate nel periodo di preparazione alla festa di Sant’Antonio.
La manifestazione scaturisce anche dal proficuo rapporto di collaborazione avviato nel 1997, tra l’istituzione religiosa cittadina e “Tempo nuovo”, anno in cui i padri Cappuccini concedettero la sala in comodato d’uso al sodalizio culturale per le sue attività.
Diverse sono gli argomenti oggetto dell’ultimo saggio di Mirko Tassone: dai miracoli ricondotti all’opera di San Bruno, al rito degli “spirdati”, all’attribuzione della facciata della vecchia Certosa distrutta dal terremoto del 1783, per giungere alla presenza di personalità che «in maniera vera o presunta» furono ospiti del monastero e non a caso il sottotitolo del libro recita “dall’aviatore di Hiroshima a Papa Benedetto XVI”. Tra le varie ipotesi paventate nel tempo, la presenza ancora dello scienziato siciliano Ettore Maiorana, dell’economista Federico Caffè, dell’arcivescovo Emmanuel Milingo.
Ma a destare immutato fascino nei secoli, attorno alla Certosa di Serra San Bruno, è probabilmente più di tutto il rappresentare con la sua esistenza, «una cittadella dello spirito», «un’oasi di silenzio», «un dono prezioso per la Chiesa e per il mondo, un dono che contiene un messaggio profondo per la nostra vita e per l’umanità intera», richiamando le parole pronunciate dal Papa emerito in occasione visita del 2011 nella città bruniana.
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