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È pronta a prendere il via la sedicesima stagione dell’Associazione “Tempo nuovo”. Un cartellone, patrocinato dalla Provincia di Catanzaro, dai Comuni di Chiaravalle, Argusto, Cenadi, Centrache, Olivadi, Petrizzi e San Vito sullo Ionio, che è stato presentato presso il teatro di Via Cappuccini, sede del sodalizio culturale.
Anche quest’anno dunque “Tempo nuovo” propone alla cittadinanza e ad un ampio hinterland, un interessante programma per condividere l’emozione del teatro. Un programma che non è che l’ennesimo tassello di un vasto progetto culturale, portato avanti con il contributo delle istituzioni, ma anche dei tanti sponsor privati che non hanno fatto mancare il loro sostegno, nonostante la crisi. Segno che il messaggio culturale di “Tempo nuovo” negli anni è riuscito a incidere sul territorio.
Da qui i ringraziamenti del vicepresidente Nicola Gullì che ha aperto i lavori e del presidente Mauro Bittoni. Un ringraziamento è andato al pubblico per la fiducia e gli stimoli forniti attraverso l’indice di gradimento espresso di anno in anno, con le apposite schede.
Bittoni ha evidenziato come la stagione sia l’elemento che conferisce maggiore visibilità all’attività di “Tempo nuovo”, ma tante se ne accompagnino, tra queste certamente i laboratori teatrali, riconfermati, e che hanno interessato oltre quattrocento bambini e ragazzi. Da qui l’invito del presidente ad «aggregarsi, in questo momento di congiuntura economica sfavorevole, a collaborare per trovare la forza di uscirne, a riscoprire attraverso la cultura, la vera essenza dell’uomo, con i suoi aspetti positivi e negativi messi in luce attraverso l’interpretazione degli attori».
Un doveroso ricordo nell’introduzione dei lavori al presidente storico di “Tempo nuovo”, Franco Candiloro, presente nell’azione dei soci del sodalizio culturale con i suoi insegnamenti. Un ricordo anche al professore Giuseppe Lombardi, per la sua vicinanza all’associazione.
Ulderico Nisticò, storico e opinionista, ha sottolineato come il teatro sia un momento prezioso di socialità, come esso sia partecipazione e rappresenti anche un modo d’incontrarsi. Il riferimento quindi ad alcune tra le più importanti iniziative di stagione in stagione: dall’incontro con Luciano Violante, allo studio condotto sulla realtà di “Tempo nuovo” dall’Università Bocconi, alla produzione di spettacoli, alla stampa di libri.
Nicola Gullì ha informato ancora come “Tempo Nuovo”, che rappresenta una sorta di agorà moderna, offrirà spazio anche quest’anno a sodalizi di solidarietà sociale.
La parola al primo cittadino, Gregorio Tino, il quale si è soffermato sul ruolo di centralità che Chiaravalle ha riscosso, ha nel comprensorio e che l’ha portata ad ottenere il titolo di “Città”. Una centralità nella quale elemento imprescindibile, nei decenni, è stato la cultura. Il sindaco ha ancora osservato come lo scorso anno l’Amministrazione comunale abbia destinato a “Tempo nuovo” un contributo affinché procedesse al necessario allestimento logistico della sala del Teatro “Impero”, cornice degli spettacoli e ha dichiarato come l’intenzione attuale sia di destinare un contributo alla stagione, nella misura del possibile in relazione al momento attraversato dall’Ente da egli rappresentato.
Ed ecco gli spettacoli che saranno rappresentati presso il Teatro “Impero”: il 15 gennaio “Una stanza al buio” di Giuseppe Manfridi, con Debora Caprioglio e Lorenzo Costa (interprete e regista); il 9 febbraio “Ditegli sempre di sì”, commedia in due atti di Eduardo De Filippo, con la regia di Maurizio Panici, con Gigi Savoia, Maria Basile Scarpetta, Renato De Rienzo e con la partecipazione straordinaria di Antonio Casagrande; 23 febbraio “Appartamento al Plaza” di Neil Simon, regia di Claudio Rombolà, peraltro interprete con Maria Rosaria Barbuto, Salvatore Salatino e Valentina Maida; 16 marzo “Gli uomini preferiscono le tonte” di Giulia Ricciardi, con Bruno Cabrerizio, Giulia Ricciardi, Barbara Foria e Beatrice Fazi, diretti da Marco Simeoli; venerdì 5 aprile “Uccidete le madri” (I Sette Peccati Capitali – Superbia), scritto e diretto da Camilla Cuparo, con Luigi Iacuzio; e il 13 aprile “Gin Game” di Donald Lee Cobum, per la regia di Francesco Macedonio, con Valeria Valeri e Paolo Ferrari.
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