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di Francesco Iriti
Il sostituto Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Alberto Cianfarini, stamani ha affidato l’incarico per l’autopsia ed ha contestualmente proceduto a far notificare gli avvisi di garanzia agli indagati che avranno la possibilità di nominare i loro consulenti di parte.
Sono cosi venti le persone, tra medici e infermieri, indagati sulla morte di un ragazzo bulgaro di 13 anni deceduto nell’ospedale del capoluogo.
L’inchiesta ha avuto inizio dopo la denuncia della madre del ragazzo, una cittadina bulgara che da vive a Sellia Marina con un compagno italiano.
Il ragazzo ha avvertito dei dolori addominali mentre era a scuola ed è stato portato in ospedale. Dopo una visita medica è stato dimesso. Successivamente il tredicenne è tornato in ospedale dove è morto dopo un intervento chirurgico.
Rilevante la notizia che all’età di due anni, quando viveva in Bulgaria, il tredicenne aveva ingerito della soda caustica che gli aveva provocato dei seri danni agli organi.
Secondo l’azienda ospedaliera il ragazzo è deceduto per una patologia estremamente rara che non era prevedibile né diagnosticabile.
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