Catanzaro, studenti in visita all’Arpacal

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Per portare a termine il concorso bandito dal MIUR e dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica DPS, “A Scuola di OpenCoesione”, i ragazzi dell’istituto “Chimirri” di Catanzaro, coordinati dalla Prof.ssa Carmela Spoto, hanno deciso di analizzare un lavoro che Arpacal sta svolgendo, in convenzione con la Regione Calabria, grazie ai fondi comunitari del POR FESR Calabria 2007-2013 per la “Rete di monitoraggio della qualità dell’aria della Regione Calabria”.

Con una serie di domande in perfetto stile giornalistico, i diciassette ragazzi della 3ªG e 3ªD dell’istituto del capoluogo calabrese, hanno letteralmente “incalzato”, a dirla in termini giornalistici, sullo stato di avanzamento del lavoro l’Ing. Domenico Vottari, Responsabile Unico del Procedimento del Progetto, collaborato dal Dott. Antonino Votano della Direzione Scientifica dell’Arpacal. Le domande, ad ampio spettro e tutte pertinenti, hanno riguardato essenzialmente le modalità di utilizzo di tali fondi, l’incidenza delle procedure burocratiche sul corretto uso delle stesse, i controlli e gli effetti attesi dai progetti realizzati mediante fondi strutturali europei.

“Il progetto di Rete realizzato dai progettisti dell’Agenzia Regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria – ha spiegato l’Ing. Domenico Vottari – prevede la realizzazione di un’unica Rete Regionale di Tutela della Qualità dell’Aria in conformità a quanto previsto dal D.lgs. 155/2010 e successivi Decreti attuativi emanati dal Ministero dell’Ambiente. La Rete Regionale interessa non solo i grandi centri urbani regionali (Catanzaro, Crotone, Reggio Calabria, Cosenza e Rende, Vibo Valentia) ma, nell’ottica del decreto, interessa la zonizzazione di tutto il territorio calabrese, anche quello che ospita impianti industriali significativi e già monitorati per altri obblighi ambientali (es. impianti di Edison, di Enel, di Rizziconi Energia), ma anche a tutela di zone del territorio che solitamente sono prive di grandi pressioni ambientali come le zone collinari e montane”.

I ragazzi, superato l’obbligatorio momento della conoscenza “burocratica” (stato del processo di rendicontazione dopo la prima erogazione, controlli ispettivi per constatare la regolare esecuzione del progetto e quindi delle gare di affidamento a terzi degli appalti, verifica dell’esistenza delle Convenzioni e Protocolli d’intesa con gli Enti Locali e Società private interessate, etc.), hanno voluto comprendere come si svolge il lavoro che si compie per monitorare l’ambiente, quindi andando ben oltre le procedure amministrative legate all’affidamento di fondi europei da parte della Regione Calabria all’Arpacal.

Molti dati del progetto sono facilmente consultabili nello stesso sito istituzionale dell’Agenzia soggetta, come tutte le Pubbliche Amministrazioni, alla Trasparenza del proprio operato, altri saranno a breve pubblicati nella sezione Dati Ambientali del portale istituzionale di ARPACAL in corso di restyling.

“La Rete di monitoraggio per la qualità dell’aria segue il relativo Piano di Tutela – ha continuato il Dott. Votano – l’obiettivo è l’osservabilità dei dati ambientali nel corso di cinque anni, per poter verificare se tutte le ipotesi effettuate e misurate sono confermate o necessitano di variazioni; per le intervenute variazioni normative, anche in corso d’opera, alla Regione Calabria sono stati integrati ben tre rapporti tecnici”.

La giornata di alternanza scuola-lavoro si è conclusa visionando alcune cartografie di progetto di Piano da cui la Rete di monitoraggio prende il proprio fondamento, illustrate dal Dott. Votano e dall’Arch. Fabio Romano; le stesse sono state redatte insieme all’Arch. Vincenzo Sorrenti, collaboratori di progetto interni di ARPACAL. A tutti gli studenti presenti è stato ricordato che i dati sono facilmente reperibili accedendo al portale istituzionale dell’Arpacal www.arpacal.it; ancora, con gli stessi, in vista delle opportunità fornite dagli OPENDATA, si sono delineati possibili scenari progettuali che i medesimi studenti potranno autonomamente approfondire con i loro tutor e docenti del progetto di OPEN COESIONE.

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Author: Francesco

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