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Anche in Calabria, i docenti ed il personale Ata, stanchi di subire i continui attacchi portati a tutti i livelli contro la scuola statale, hanno deciso di aderire allo sciopero nazione della scuola indetto da USB.
Nell’occasione, è stata organizzato un sit-in a Catanzaro davanti al Palazzo della Provincia, per portare all’attenzione dell’assessore Provinciale, Matacera e del Presidente della Provincia, Wanda Ferro, anche la problematica inerente agli studenti disabili dell’Istituto Campanella di Lamezia Terme, lasciati senza assistenza fino a novembre, in attesa dell’approvazione del Piano di riparto finanziario per il diritto allo studio: i ragazzi disabili e loro famiglie non possono attendere così a lungo per aver riconosciuto il diritto a frequentare le scuole.
Dopo frenetici contatti avuti con l’assessore Matacera, quest’ultimo si è impegnato a convocare la USB Scuola nei primi giorni della prossima settimana.
Le iniziative del sindacato sono comunque rivolte a tutto il mondo del lavoro, a partire dalla scuola che in Calabria, negli ultimi anni, ha visto perdere oltre 7 mila posti di lavoro, una emorragia economica che la nostra regione non è in grado di sopportare.
All’attenzione del sindacato, ci sono anche i grandi temi, come la difesa del salario dei lavoratori pubblici, che stanno pagando le conseguenze di una crisi non certamente provocata da loro, ma i cui costi sono stati fatti ricadere esclusivamente sulle loro spalle.
Per questo motivo, nella giornata di ieri la USB ha occupato la sede italiana delle Commissione Europea a Roma, per protestare in modo diretto contro la lettera di Trichet e Draghi al Governo italiano, nella quale il Pubblico Impiego viene ancora una volta individuato solo come un costo da tagliare.
In attesa della convocazione alla Provincia, i lavoratori hanno concluso la manifestazione, pur mantenendo alto lo stato di mobilitazione.
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