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Oltre trecento studenti, soprattutto universitari, ma anche molti docenti, imprenditori e liberi professionisti, hanno preso parte questa mattina ai laboratori e al workshop organizzati nell’ambito del Forum “e-Labora”, nella grande struttura allestita dall’Amministrazione Provinciale di Catanzaro presso il Grand Hotel Paradiso.
Entusiasta la partecipazione dei giovani studenti ai due laboratori, moderati da docenti dell’Università Magna Graecia, che hanno aperto la sessione mattutina di questa seconda giornata del Forum.
“Le sfide del nuovo millennio portano i ragazzi a cercare nuovi percorsi lavorativi – ha spiegato il prof. Vincenzo Rispoli, moderatore del laboratorio ‘Orientare per creare’ – perché purtroppo è finito il tempo del posto fisso, dell’impiego sicuro. Bisogna inventarsi il lavoro, ma soprattutto sapersi aggregare per creare nuove possibilità”. Due i temi principali affrontati nel corso del dibattito con gli studenti: il moderno ruolo dell’orientatore, “che oggi prevede figure altamente specializzate e professionalizzate”, e i nuovi percorsi dell’orientamento al lavoro “che oggi devono tenere conto della crisi che si sta attraversando, puntando alla possibilità del lavoratore di reinventarsi e rimodularsi in base alla richiesta del mercato”, ha spiegato il professore Rispoli.
Conoscenza e competitività al centro del dibattito moderato dal professore Stefano De Franciscis: “E’ superata la fase nella quale ci si affidava a terzi per andare avanti: oggi i giovani possono contare soltanto su se stessi e devono avere gli strumenti per competere e vincere. Il lavoro – ha spiegato De Franciscis – è diventato un mondo fondato sulla competizione, si arriva soltanto se si è più bravi, non se si è più amici di qualcuno. E’ necessaria quindi un’assoluta sinergia tra sistemi produttivi e sistemi formativi, perché il destinatario della nostra formazione è chi assume per lavorare, ed è quindi egli a dover verificare se la nostra capacità di formare è sufficiente. I sistemi di verifica vanno quindi affidati a chi dà lavoro.
Se si riuscirà a mettere in rete chi dà lavoro e chi forma per il lavoro, si potrà formare una classe di giovani capaci di trovare ciascuno la propria occupazione, superando il vecchio obiettivo che sembrava quello di far fare a tutti lo stesso lavoro. Scuola e università – ha concluso De Franciscis – devono creare conoscenze e trasmettere competenze, ma ciò non basta, perché gran parte dei ragazzi non conosce le modalità di accesso alla formazione o al lavoro. Tutti insieme quindi, politica, scuola, università, dobbiamo puntare a promuovere l’informazione, altrimenti creare ottimi sistemi formativi non servirà a nulla”.
Numerosi e qualificati gli interventi al workshop sulla formazione moderato da Maurizio Betelli: “Non possiamo più prorogare gli interventi richiesti dallo sviluppo dell’economia, dalle direttive comunitarie, dal mercato – ha commentato Betelli al termine dell’incontro -, ma abbiamo bisogno di sviluppare forme di integrazione tra i diversi settori coinvolti e fare in modo che si sviluppino azioni di sistema, che abbiano una visione comune”.
Per accompagnare i giovani verso scelte formative mirate e capaci di offrire concrete opportunità lavorative “tutti gli stakeholder, cioè università, scuola, province, comuni, centri per l’impiego, centri di formazione professionale, parti sociali, devono sviluppare strategie territoriali ed identificare linee d’azione precise e definite”, ha spiegato Betelli.
Nel corso della giornata sono stati tantissimi gli studenti e i giovani diplomati e laureati che hanno avuto l’opportunità di incontrare le aziende tramite contatti diretti presso gli stand, e di conoscere l’offerta formativa provinciale grazie alla distribuzione di materiale informativo.
La giornata odierna del Forum prosegue con la sessione pomeridiana, che prevede i laboratori su “imprenditorialità e finanza”, moderato da Annarita Trotta, e “organizzare il lavoro”, moderato da Rocco Reina. Contestualmente si svolge il workshop sul lavoro in Italia, moderato da Alda Fiordelli.
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