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Sarà la presentazione del libro “San Vitaliano Disvelato” scritto da Cesare Mulè uno degli eventi più attesi previsti nell’ambito del più vasto programma di festeggiamenti del Santo Patrono della città capoluogo predisposto dall’assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro. Venerdì 12 luglio, alle ore 18, presso il Chiostro del Complesso monumentale San Giovanni, si terrà un incontro-dibattito intorno al volume – pubblicato dalla casa editrice catanzarese “Edizioni La Rondine” – attraverso cui Mulè, cultore di storia e critico letterario e d’arte, vuole spronare non solo la Chiesa diocesana, ma anche tutti i cultori della storia locale a intensificare le ricerche storico-agiografiche sulla figura, l’opera e la vita del Santo Patrono della città di Catanzaro per manifestare la profonda venerazione che i cittadini nutrono verso di lui.
La giornata sarà aperta dai saluti istituzionali del sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, e del Vicesindaco e assessore alla Cultura, Sinibaldo Esposito. Nel corso dell’incontro, a cui è stato invitato l’Arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone, sono previsti gli interventi, oltre che dell’autore, anche dell’Arcivescovo emerito di Catanzaro-Squillace, Antonio Cantisani, del parroco del Duomo di Catanzaro, don Francesco Isabello, e del direttore editoriale di “La Rondine Edizioni”, Gianluca Lucia. Ospite speciale della giornata – moderata dal giornalista Domenico Iozzo – sarà il maestro orafo Gerardo Sacco che, da sempre legato all’arte sacra della sua terra, ha voluto rendere omaggio al Santo Patrono di Catanzaro con un’opera, che riproduce l’effige di San Vitaliano, realizzata su lamina in argento smaltata interamente a mano. Durante l’incontro, che vedrà la partecipazione anche dei figuranti in costume del Gruppo Storico Catanzaro e dell’attrice Romina Mazza che leggerà alcuni passi del libro, è prevista anche una piccola sorpresa per il pubblico che prenderà parte all’evento e, in particolare, per i tanti cittadini di nome Vitaliano i quali riceveranno a casa un invito speciale da parte dell’amministrazione comunale.
“Siamo consapevoli – commenta Cesare Mulè – che la conoscenza storica non serve solo per informarci di come stavano le cose nel passato, ma il suo scopo performativo è di plasmare la vita del presente. La ricerca che ho voluto proporre in questo libro ci consente di conoscere meglio le radici del nostro passato perché si possa costruire un presente fedele alla propria identità, secondo lo spirito dei padri fondatori”. Nel suo lavoro l’autore, anche se ne accenna solamente, fa riferimento ad una problematica molto attuale: quella dell’accoglienza degli ebrei. Presenta così un’identità di Catanzaro quale città dell’accoglienza, caratteristica che da sempre ha contraddistinto la comunità locale. Nel genoma fondativo della città è esclusa ogni forma di antisemitismo e di razzismo. Infatti, trattando della venuta di Callisto II a Catanzaro, Mulè afferma come lo stesso Pontefice pose sotto la sua protezione gli ebrei, atteggiamento proseguito poi da Innocenzo IV. L’autore delinea, quindi, la storia di Catanzaro vista attraverso la storia religiosa del suo Santo Patrono contribuendo alla riscoperta di un pezzo di memoria dimenticata.
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