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La gestione dei rifiuti è per sua natura particolarmente complessa e comprende conoscenze appartenenti a discipline diverse. Se fino ad oggi il sistema di gestione ha individuato sostanzialmente un processo lineare (produttore di rifiuti, raccolta, trasporto, impianto di smaltimento), oggi si può parlare di un processo a rete, che coinvolge in combinazioni molteplici numerose figure esterne, in aggiunta a quella tradizionale di operatore ecologico.
In altre parole occorre gestire una serie di nuove funzioni di organizzazione e controllo. La realizzazione di questa gestione è economicamente conveniente ragionando su un bacino di dimensioni superiori ai singoli comuni individuando un entre di gestione, che non necessariamente deve essere una struttura aziendale, ma che può essere costituita da consorzi o da convenzioni tra comuni.
Su questi aspetti interviene Andrea Cosco, candidato alle prossime elezioni comunali conla ListaScopelliti.
“I criteri per la realizzazione di un equilibrato progetto di gestione – dice Cosco – devono avere come obiettivo la riduzione della quantità di rifiuti da inviare in discarica, privilegiare le raccolte di qualità, ottimizzare il flusso dei rifiuti, fornire ai cittadini un servizio di qualità. Bisogna organizzare dei veri e propri ecocentri dove sia il cittadino stesso a conferire determinate frazioni e questi ecocentri potrebbero essere anche affidate a cooperative o associazioni di volontariato, con la creazione di posti di lavoro autofinanziati. Bisogna immediatamente far partire la raccolta porta a porta sia per la frazione umida sia per gli ingombranti. Ma per ottenere buoni risultati è necessario incentivare il cittadino ad essere partecipe alla raccolta differenziata gestendo in maniera differentela Tarsu e fidelizzandolo al riciclo con tessere che permettano di ricevere adeguati benefici. Bisogna far partire nel più breve tempo possibile la logica del “contenitore intelligente” dove il cittadino più ricicla e meno paga w attivare finanziamenti europei per dotare Catanzaro, soprattutto nel centro storico, di robot spazzini”.
“Con alcuni esperti – continua Cosco – abbiamo visitato nei giorni scorsi un piccolo paese della Toscana, Peccioli, nel quale la discarica è diventata fonte di ricchezza per l’intera comunità. Oggi la ricerca ha messo a disposizione dei comuni virtuosi anche tecnologie ecosostenibili quali il “Thor” e “Arrowbio”. Non esistono quindi solamente i termovalorizzatori per distruggere i rifiuti, esistono tante altre tecnologie meno inquinanti e dannose per l’ambiente. Non dobbiamo però dimenticare che ognuno di noi produce circa 450kg di rifiuti l’anno e che per smaltire questa quantità vanno individuati più percorsi. La mia idea sarà quella di far diventare Catanzaro uno delle città più virtuose sia dal punto di vista del riciclo, sia dal punto di vista dello sfruttamento delle energie rinnovabili. Oggi i comuni saranno sempre di più chiamati a far pagare maggiori tasse locali ai propri cittadini per i minori trasferimenti nazionali. Bisogna perciò che gli amministratori – conclude Andrea Cosco – siano anche promotori di idee affinché i propri cittadini non siano vessati da maggiore tassazioni. Sarebbe bello ipotizzare, magari nella Pineta di Giovino, un Ecoparco realizzato con materiale riciclato, spiegando ai cittadini che quel parco è stato realizzato con la raccolta differenziata, poi trasformata in giochi, gazebo, pavimentazioni, panchine, fioriere. Tutto è possibile, ma solo con la condivisione dei cittadini”.
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