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Quando Giuseppe Gianzanetti, partigiano combattente nato il 9 aprile del 1916 a Sersale, inizia a cantare “l’Inno di Mameli” sotto gli occhi lucidi di parenti e amici, l’emozione sale fino a sfociare la commozione unanime che viaggia sulle note di “Bella Ciao”, intonate a gran voce da Carlo Manente, partigiano combattente nato il 5 aprile 1924, sopravvissuto all’eccidio di Montalto di Cessapalombo, e Mario Sirianni, partigiano combattente nato il 26 settembre 1926 di Soveria Mannelli. Tre protagonisti della Resistenza che hanno combattuto sulle montagne, sognando casa e famiglia lontane, resistendo alla morte “senza mai perdere la dignità, per consegnare alle future generazioni un Paese libero e democratico”.
Nella Sala Giunta di Palazzo di Vetro, sede dell’amministrazione provinciale di Catanzaro, si è scritta una pagina toccante nella storia dei festeggiamenti per il Settantesimo anniversario della Liberazione, organizzati dal Comitato provinciale dell’Associazione nazionale Partigiani d’Italia, guidata da Mario Vallone: il presidente dell’Ente intermedio, Enzo Bruno, ha colto immediatamente e senza riserve l’invito a dedicare ai tre partigiani una iniziativa per riconoscere pubblicamente il grande valore della lotta che li ha visti protagonisti, realizzando unica nel suo genere nella storia recente dell’amministrazione provinciale.
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