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Giungono i primi risultati lusinghieri delle prove interlaboratorio 2011 alle quali i Laboratori Chimici e Bionaturalistici dei Dipartimenti Provinciali dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal) hanno aderito da febbraio scorso.
Queste prove interlaboratorio, curate dall’Unichim, ente di normazione tecnica operante nel settore chimico federato all’UNI (Ente Nazionale di Unificazione), consistono in un gruppo di prove analitiche su materiali identici o simili, rigorosamente incogniti, condotte da più laboratori secondo condizioni prefissate.
Obiettivo di questi circuiti è, innanzi tutto, avere l’opportunità di verificare la capacità di esecuzione di date prove (Proficiency testing), stimare l’incertezza di una misura e promuovere ed accrescere la cultura della qualità.
L’attivazione in Arpacal di queste prove interlaboratorio è un risultato molto importante, perché esse rientrano tra gli adempimenti principali della UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005, sul Sistema Qualità dei Laboratori di Prova. Questa norma è uno standard comprensivo di requisiti gestionali e tecnici, impiegata in tutto il mondo per conseguire l’accreditamento di prove e tarature da parte dei laboratori che se ne occupano.
L’adesione dei laboratori Arpacal è stata massiccia, alcuni circuiti sono già stati completati mentre altri sono in fase di avvio e/o elaborazione.
I Laboratori Chimici dei Dipartimenti Provinciali di Vibo Valentia e di Cosenza hanno ricevuto i primi risultati del primo circuito, ossia quello sulle “Acque destinate al consumo umano”. I due Laboratori sono stati giudicati, insieme ad altri 379, sia per l’analisi strumentale che per il grado di dispersione delle misure eseguite. Entrambi i laboratori hanno conseguito eccellenti risultati sui parametri pH, conducibilità e sodio.
Il laboratorio chimico cosentino ha condotto le analisi anche sui parametri metalli pesanti (Al, As, B, Cd, Cr, Cu, Fe, Mn, Ni, Pb, Sb, Se, V, Zn) e Composti Organici Volatili -Trialometani, Vinil Cloruro, Tricloroetilene, Tetracloroetilene, 1,2-dicloroetano – conseguendo sempre risultati eccellenti.
Il lavoro è stato eseguito, per il Laboratorio di Vibo Valentia dal dott. Francesco Gionfriddo, dalla dott.ssa Giusy D’Amico e dalla dott.ssa Roberta D’Ambrosio, per il Laboratorio di Cosenza dal dott. Gianluca Manna e dalla dott.ssa Aurora Mollo, coordinati dalla dirigente del laboratorio dott.ssa Sonia Serra.
Ricevuti i dati, UNICHIM ha proceduto all’elaborazione degli stessi attribuendo il criterio per valutarne la qualità che è lo “Z-score” (Z minori di 2 = valori accettabili; Z compreso tra 3 e 2 = valori discutibili; Z score maggiore di 3 = valori da rigettare).
I due Laboratori Arpacal si sono attestati tra quelli con la migliore categoria di punteggio ( Z-score inferiori a due), certificando la correttezza delle analisi svolte.
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