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Centinaia di cittadini stanno partecipando ai tanti incontri che l’on. Michele Traversa, in questi ultimi giorni di campagna elettorale, continua a tenere nei quartieri della città, al fianco dei candidati al consiglio comunale.
Ieri mattina Traversa è stato nei quartieri Mater Domini e Cava, sabato nel quartiere marinaro per una manifestazione all’Hotel Palace con il candidato Ciro Oliviero della lista “Traversa Sindaco”, e a Germaneto per una partecipatissima serata a base di morzello organizzata da Tommaso Brutto, candidato nella lista Pdl.
Sempre sabato sera, nella zona del Porto di Lido, Michele Traversa ha partecipato ad un incontro con il Circolo Velico di Catanzaro, presieduto da Luigi Ricci. All’iniziativa hanno preso parte anche il presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, e il presidente provinciale del Coni Antonio Sgromo, candidato al Consiglio comunale nella lista del Pdl.
Durante l’incontro nella sede del Circolo Velico, Traversa ha parlato della necessità di sfruttare la risorsa mare per il rilancio dell’economia cittadina. “Catanzaro Lido – ha spiegato Traversa – per la sua posizione strategica al centro del golfo di Squillace, potrà essere soprattutto il motore economico dell’intera città, attraverso la piena realizzazione delle potenzialità turistiche”.
Traversa ha quindi parlato del completamento del lungomare e del progetto di valorizzazione del grande parco costiero di Giovino. Poi ha ribadito l’impegno per il completamento del porto di Casciolino e per la realizzazione di un nuovo porto turistico alla foce dell’Alli.
“Il porto esistente – ha spiegato Traversa – una volta completato con le opere a terra e i servizi, assolverà alla sua naturale funzione peschereccia, dando risposta alle aspettative legittime dei lavoratori del settore che vivono da sempre uno stato di disagio. Tuttavia l’attuale porto non ha caratteristiche tali, anche perché inserito in un contesto urbanistico che non consente alcuna espansione, da essere utilizzato per ospitare il turismo nautico da diporto.
Questo è un grave limite per la nostra città: i diportisti catanzaresi sono costretti ad ormeggiare le proprie imbarcazioni a centinaia di chilometri di distanza, con i disagi che ciò comporta, e non abbiamo alcuna possibilità di attrarre flussi turistici legati alla nautica da diporto. Tra i porti di Roccella Jonica e Le Castella, ci sono oltre 100 chilometri di costa privi di una darsena turistica.
Per questo abbiamo pensato alla realizzazione di un nuovo porto canale da realizzare alla foce dell’Alli, in un contesto come quello di Giovino, oggi libero da vincoli urbani e quindi pianificabile. A Giovino ci sono spazi enormi per sviluppare, nel pieno rispetto dell’ambiente e del paesaggio, attività ricettive e turistiche, oltre che attività al servizio del porto”.
“Attorno al porto canale – ha spiegato Traversa richiamando uno dei punti principali del suo programma – si dovrà formare un vero e proprio polo economico e amministrativo, per le svariate attività produttive indotte dalla navigazione anche di piccolo cabotaggio. Basti pensare a tutta la rete di servizi da offrire ai diportisti attorno alla struttura portuale: dai posti barca ai collegamenti terrestri con le località turistiche interne, dagli esercizi commerciali per gli approvvigionamenti alle attività artigianali per i servizi di manutenzione e riparazione, dai servizi di noleggio delle imbarcazioni al rimessaggio invernale, alla cantieristica navale di piccolo tonnellaggio, alle officine per la manutenzione delle imbarcazioni.
Un business che da tempo hanno compreso altri paesi del Mediterraneo, come la Spagna, la Grecia, la Croazia, che impegnando grandi risorse nella portualità sono riusciti a catalizzare enormi flussi turistici. Con la realizzazione del porto turistico saranno pure favorite le attività sportive legate alla nautica: dalla vela al diving, alla pesca sportiva. La pratica sportiva della vela può rappresentare per la città un bacino di utenza molto ampio.
Nell’ottica di un turismo di qualità e di rispetto della natura – ha concluso Traversa – la vela può promuovere uno sviluppo turistico alternativo ed integrato con il turismo sportivo scolastico, per fare conoscere ai più giovani l’ambiente, la storia, la natura, le tradizioni del proprio territorio”.
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