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In un momento storico in cui il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il Presidente del Consiglio, Mario Monti, richiamano i partiti ad interrogarsi sul ruolo della politica e a riorganizzarsi per dare subito segnali concreti e positivi ad un Paese scoraggiato, piagato e piegato, rispetto ad un’antipolitica che ormai cavalca ogni dogmatismo, pur di distruggere il sistema politico e il sistema istituzionale, il Coordinamento locale di Catanzaro del movimento Azione Popolare, in occasione della visita in città del suo presidente, l’on. Silvano Moffa, ha organizzato un convegno sul tema “È tempo di tornare alla politica”.
Il convegno, presieduto dal coordinatore Beppe Apostoliti, seguirà la conferenza stampa del Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, in cui si presenterà la legge sull’equo compenso per i giornalisti precari. La manifestazione, che si terrà oggi venerdì 27 aprile alle ore 17.30 nella Sala Consiliare dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro, sarà introdotta dal contributo del coordinatore regionale di Azione Popolare, Peppino Mazzullo.
I lavori proseguiranno con gli interventi delle due candidate al Consiglio Comunale di Catanzaro, Lidia Giubilei e Pina Sabato, del Presidente provinciale di Confcommercio Catanzaro, Piero Tassone, dal Presidente della Commissione per l’Emersione del Lavoro Irregolare di Catanzaro, Pippo Capellupo. A sostenere il tema del convegno, prima della conclusione dei lavori, giustamente affidati all’on. Silvano Moffa, ci sarà il candidato a Sindaco della città di Catanzaro, Sergio Abramo.
Il convegno analizzerà altri punti fondamentali della vita economica e sociale del nostro Paese: il lavoro e l’occupazione, le prospettive economiche, i canoni del demanio marittimo e, soprattutto, il patrimonio pubblico dei Comuni. A tal riguardo, l’on. Silvano Moffa ha presentato un progetto di legge che riguarda proprio la vendita del patrimonio immobiliare pubblico. Si tratta di poter usare la Cassa Depositi e Prestiti come serbatoio per alimentare una liquidità nei confronti degli Enti locali proprietari di immobili, in modo da smobilitare risorse e far sì che gli stessi Enti, che pur debbono rispettare il Patto di Stabilità, possano essere messi nelle condizioni di vendere il proprio patrimonio.
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