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“Da questa struttura sanitaria, che rappresenta un punto di eccellenza per l’intera regione e di cui, come calabresi, dobbiamo essere orgogliosi, si deve ripartire lasciando definitivamente alle nostrespalle le macerie prodotte in questi anni da una gestione ragionieristica del Piano di Rientro sanitario”
E’ quanto ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, partecipando questa mattina alla presentazione delle nuove apparecchiature e dei rinnovati reparti di Radioterapia Oncologicadell’ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro.
“La gestione commissariale –ha aggiunto Oliverio – ha prodotto in questi anni danni incalcolabili. Basta solo considerare che il dato della spesa per la mobilità passiva in Calabria presenta, dall’inizio dell’esperienza commissariale al 31.12.2014, una curva in continua e costante ascesa. Nel 2010 spendevamo per cure in altre regioni 236 milioni di euro., al 31 dicembre 2014 abbiamo speso 260 milioni di euro. I servizi sono peggiorati e la spesa sanitaria esterna è salita alle stelle. Dobbiamo invertire questa tendenza e dobbiamo farlo con una impostazione capace di aggredire lepatologie che più spingono al ricorso a strutture sanitarie esterne alla nostra regione. La prima di queste patologie è quella oncologica. Nel 2013 sono stati spesi 53 milioni di euro per le cure oncologiche dei calabresi fuori dalla Calabria. Dobbiamo fare in modo che il ricorso all’esterno siasempre più fisiologico e che, soprattutto, sia determinato dalla libera scelta del cittadino. Per fare questo dobbiamo dare vita ad un piano regionale dei servizi oncologici che contempli anche i servizi di diagnostica, radioterapia, ecc., e accantonare definitivamente atteggiamenti e logiche localistiche. Il sistema sanitario deve essere regionale e le diverse strutture devono essere coordinate unitariamente”.
“Oltre a dar vita al piano regionale dei servizi oncologici –ha proseguito il presidente della Regione- dovremo investire molto anche nella formazione del personale perché, soprattutto nella sanità, oggi si registra un vuoto generazionale enorme. Fra sette-otto anni, se non ci muoviamo per tempo, ci sarà il crollo. Dobbiamo pensarci in anticipo ed investire non solo per dare nuove opportunità ai nostri giovani laureati, ma soprattutto perché le nuove generazioni siano pronte edadeguatamente formate per subentrare alle vecchie. Dovremo, infine, lavorare per favorire l’integrazione, che non potrà e non dovrà essere una aggregazione subalterna”.
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1 thought on “Catanzaro, Oliverio ha inauguratao il reparto di Oncologia”