Catanzaro, nota di Maria Critelli (Autonomia e diritti)

Maria Critelli

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Maria Critelli

«Che non sia facile per una donna fare politica è fatto tristemente acclarato. Viviamo ogni giorno sulla nostra pelle un’infinità di luoghi comuni, pregiudizi, steccati mentali ed ideologici che vogliono l’altra metà del mondo eterni angeli del focolare domestico.

Per mille altre ragioni ancora non è facile per una donna fare politica. Eppure in tale contesto è venuta a crearsi nelle menti più illuminate e sensibili la presa di coscienza di quanto sia fondamentale e irrinunciabile un confronto paritetico con la donna, di quanto il suo potere contrattuale debba, “a rigor di logica”, essere seriamente preso nella giusta ed ovvia considerazione».

Lo afferma Maria Critelli, professoressa presso l’Itis “Scalfaro” di Catanzaro e candidata al consiglio comunale nelle file di “Autonomia e Diritti” a sostegno di Antonio Argirò. «E’ ora, perciò, che la politica non venga pensata ed esercitata – continua – secondo la convinzione di escluderci o ridurci soggetto debole da integrare talvolta per opportunismo o ancora peggio per fini demagogici in taluni momenti.

Le donne nei posti di “comando” – economia, politica, istruzione, ricerca – sono ancora rare, come rara è la presenza femminile nel C.d.A. delle aziende e nella pubblica amministrazione. Verrà, a tal proposito, varata la legge che prevede che tutti i consigli di amministrazione delle società quotate e di quelle municipalizzate assicurino una quota obbligatoria (il 30%) alle donne dal 2015? Il ruolo marginale delle donne nel mercato del lavoro ed in politica non è giustificabile neppure sulla base di differenze nell’istruzione, nei titoli di studio conseguiti.

E’ sotto gli occhi di tutti che esiste un’intellettualità femminile che non si limita ad ottenere il diploma o la laurea ma che, con interresse autentico, intraprende percorsi formativi di alto rango con il fine di acquisire conoscenze e competenze al passo con i tempi. Uno spreco di talenti inaccettabile, dunque». «È ora che la politica entri nel nostro quotidiano e si adoperi per il bene comune – conclude la Critelli -, abbattendo ingiustizie e discriminazioni per la realizzazione di un mondo nuovo.

Dare alle donne una base di uguaglianza nel mondo del lavoro non solo è eticamente giusto, ma è soprattutto un investimento intelligente per il futuro. Per avviare, perciò, un ciclo virtuoso dobbiamo ribadire mille volte la libertà e la dignità delle donne, la loro intelligenza e i loro saperi come elementi essenziali per la democrazia e lo sviluppo di ogni Paese del mondo».

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Author: Cristina

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