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“Dopo avere avviato una campagna elettorale all’insegna dell’affermazione dei principi della trasparenza e della meritocrazia, al momento della presentazione del suo programma Scalzo sembra cedere alla realpolitik e chiarisce che anche lui, in quanto all’affidamento di consulenze, non sarà secondo a nessuno”.
E’ quanto afferma Michele Tucci, presidente provinciale della Giovane Italia, movimento giovanile del Pdl. Continua Tucci: “Così mette nero su bianco, nell’opuscolo del suo programma, la volontà di far ricorso a consulenze esterne, anziché proporre, come ci saremmo aspettati, di valorizzare i dirigenti e i professionisti che lavorano al Comune, che evidentemente considera incapaci o quantomeno inadeguati.
Scalzo comunque precisa di voler rendere nota ogni consulenza al momento del conferimento dell’incarico – e ciò è già previsto dalla legge Brunetta sulla trasparenza amministrativa, voluta dal centrodestra, così come la sbandierata volontà di pubblicare gli elenchi dei dirigenti – predisponendo procedure che garantiscano una scelta imparziale ed efficiente.
Non spiega però, il candidato Scalzo, a che tipo di procedure fa riferimento: saranno banditi pubblici concorsi aperti a tutti? Saranno predisposte delle commissioni d’esame? Da chi saranno scelte queste commissioni? Anche gli esaminatori saranno selezionati con un apposito concorso? Sospettiamo, comunque, che tra i titoli preferenziali degli aspiranti consulenti, ci sia la residenza a Bruxelles, circostanza che oggi sembra valere più di una laurea o di un master.
Scalzo infatti, nel suo programma, dichiara apertamente di avere già pronta una squadra di esperti che ha lavorato a Bruxelles e che sarà impegnata per tutto il mandato a preparare i progetti finalizzati a realizzare il suo programma. Ovviamente ritengo che per la selezione di questa squadra siano state derogate le trasparenti procedure concorsuali di cui vaneggia Scalzo, e mi chiedo a che titolo lavorerà questa squadra per il Comune di Catanzaro.
Saranno volontari che presteranno gratuitamente la loro opera? Saranno dei consulenti chiamati direttamente o selezionati con concorsi ad personam? Saranno nominati assessori nella sua giunta, per la gioia degli attuali membri dell’esecutivo che corrono nelle sue liste e dei dirigenti dei partiti che lo sostengono?
E poi, soprattutto, vorrei capire perché Scalzo si rivolge ad esperti da Bruxelles: forse ritiene che la città di Catanzaro non sia in grado di esprimere professionisti all’altezza del compito? Non ritiene importante dare l’opportunità a qualche bravo giovane professionista catanzarese, che non ha avuto magari la fortuna o il privilegio di lavorare a Bruxelles, di cimentarsi con la sfida della realizzazione di un programma di governo?
Scalzo – conclude Michele Tucci – certamente vuole fare di Catanzaro una città delle opportunità: non per i tanti giovani della città, ma per se stesso e il suo gruppo di sostenitori già pronti a spartirsi incarichi e consulenze”.
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