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”Bisogna impedire alla cultura della morte di innescare la sua potenza distruttrice: guerre, odio, illegalità, terrorismo e criminalità, immoralità e miseria, asservimento dei deboli e abusi sui minori”.
Lo dice l’arcivescovo di Catanzaro, mons. Antonio Ciliberti nel suo messaggio augurale di Pasqua. ”Nella nostra Regione – aggiunge – la cultura della morte assume forme particolari: criminalità organizzata, corruzione, malasanità, cattiva gestione della cosa pubblica, mancanza di politiche sociali, individualismo, sfruttamento del lavoro nero, rassegnazione, fatalismo”.
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