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Le recenti dichiarazioni di Pino Celi, candidato a sindaco dell’Area di Centro, mi convincono sempre di più che è la persona giusta a cui affidare il governo della città. La sua capacità d’ascolto, soprattutto per le istanze che vengono avanzate dai giovani, è straordinaria. L’altro ieri abbiamo discusso a lungo di temi che per noi rivestono un’importanza vitale: la trasparenza e la meritocrazia.
Sino ad oggi è prevalso, in tutte le giunte comunali che si sono succedute, il criterio degli incarichi intuitus personae, questo è stato l’unico criterio adottato per scegliere assessori o rappresentanti del Comune negli enti e società partecipate. Hanno ricoperto prestigiosi incarichi, per carità tutte persone perbene, molti soggetti per i motivi più disparati, ma mai scelti con il criterio della competenza e soprattutto dell’esperienza.
Credo che per governare un ente pubblico come il Comune, ci si debba affidare alle migliori energie ed esperienze che ci sono sul campo. Solo invertendo la tendenza si può dare inizio a quella fase di recupero, che pian piano porta al risanamento degli enti ed al pareggio dei loro bilanci. Per esempio, non ho nulla contro i dottori commercialisti, sono bravissimi consulenti ed operano in favore dei loro clienti, ma non è la stessa cosa cimentarsi con la conduzione di un’azienda.
Questo è un altro mestiere, richiede specifiche competenze, la conoscenza del mercato, i processi di produzione, la gestione delle risorse umane e materiali, il marketing e quant’altro. Noi giovani, che concorriamo con Celi a vincere le prossimi elezioni amministrative, gli chiediamo a gran voce di attuare una svolta.
Tutte le cariche in scadenza, e ci riferiamo alla Fondazione Politeama, all’AMC, a Catanzaro Servizi, al Nucleo industriale di Catanzaro e Lamezia, alla SACAL, ecc., dovranno essere rinnovate mediante procedure pubbliche per titoli. Non importa l’appartenenza politica, ma solo la competenza. Così giovani e meno giovani avranno la possibilità di mettersi al servizio della cosa pubblica, con idee capaci di innovare apparati, oramai da tanto tempo arrugginiti. Celi lo farà, ha le mani libere e non ci sono lacci e laccioli e partiti che antepongono i loro interessi al bene collettivo.
Certo non possiamo prendere come esempio il modello Reggio, che esportato in Regione, ha prodotto centinaia di incarichi di esperti, consulenti e dirigenti, che hanno solo il merito di essere stati a fianco di Scopelliti, quando ricopriva la carica sindaco. Basta, per esempio, appartenere alla Confcommercio di Reggio Calabria per ottenere prestigiosi incarichi in seno a Fincalabra ed alle Ferrovie della Calabria. Oggi gli uffici regionali sono invasi da dirigenti esterni, che di fatto hanno paralizzato l’attività amministrativa, basta farsi un giro per i corridoi per vedere le facce perplesse e sconfortate di tanti funzionari di ruolo, che non sanno più a quale santo votarsi. E con quale criterio sono stati scelti i manager nel settore sanitario?
Visto lo stato un cui versa la sanità calabrese, non era opportuno fare u bando a livello nazionale, per accaparrarsi le migliori competenze sul mercato per risollevare le ASP dallo stato in cui versano? Invece, in barba a tutte le norme, il requisito che vale è quello di essere amico, o concittadino del capo, o amare lo stesso sport, per essere ricompensati e ricoprire incarichi che fanno tremare i polsi. Abramo quali requisiti possiede per presiedere la SORICAL? Mi si dirà: ma è un imprenditore. Va bene, ma in quali settori ha operato: quello tipografico, nell’edilizia, nei call center, ma questi che hanno a che fare con una società la cui missione è quella di distribuire un bene primario come l’acqua? Ed ancora, quanti in Regione hanno i requisiti per mantenere l’incarico che gli è stato affidato? Basta andare sul sito e visionare gli striminziti curricula dei nominati per capire che sono ben pochi. Queste scelte fanno arrabbiare e perdere la speranza a tanti genitori, specie a quelli che con grandi sacrifici hanno fatto progredire i propri figli, mantenendoli agli studi per dare loro un futuro, ma oggi capaci solo di trovare fortuna altrove.
Mauro Lanzo
Candidato al Consiglio comunale di Catanzaro
Polo di Centro – Catanzaro c’è
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