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Il luogo non è casuale, il nome calza a pennello. Massimo Iiritano ha presentato la sua candidatura, per il Partito Democratico, alle comunali di Catanzaro, presso la libreria ‘Don Chisciotte’ di Catanzaro Lido. Una libreria a significare l’importanza attribuita alla cultura. Un luogo di incontro per ritornare a una politica come dialogo nella sfera pubblica.
Un nome, ‘Don Chisciotte’, su cui si sofferma lo stesso Iiritano: richiama i mulini a vento e le sfide impossibili da affrontare comunque. Alla presentazione, introdotta dai sostenitori Nunzio Belcaro e Nicola Chiriano, è intervenuto il candidato a Sindaco, Salvatore Scalzo.
Dopo qualche esitazione iniziale, Massimo Iiritano ha deciso di mettersi nuovamente in gioco a fianco di Scalzo. «Non potevo non riconoscermi nella scelta di Salvatore – ha motivato la sua candidatura – e nella volontà, espressa dal partito, di rinnovamento. In questo senso ho la possibilità di dare un contributo. Perciò, mi sono candidato». Filosofo e saggista, Massimo Iiritano ha collaborato e tenuto corsi presso diverse Università italiane. Allievo di Sergio Quinzio, ha scritto libri su temi della filosofia della religione.
Con Salvatore Scalzo condivide il percorso che li ha visti rientrare in Calabria dopo un periodo trascorso fuori. Per il candidato a Sindaco, la chiave di volta dello sviluppo è la saldatura tra le chi è rimasto e chi è partito. «Tutto quanto viene acquisito fuori, può ritornare sul territorio», precisa. Secondo Salvatore Scalzo, quello di Catanzaro è un «problema sociologico di una società chiusa nei suoi personalismi e incapace di sforzi collettivi».
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