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La voce di Betlemme al Vaticano attraverso un ponte di speranza rappresentata dalla Calabria. L’Unione dei Comuni Monte Contessa, dopo il gemellaggio con la città guidata dal sindaco Vera Baboun ospite della nostra regione con una delegazione, torna ad esprimere preoccupazione per la drammatica situazione di precarietà in cui vivono le comunità di Betlemme, Neit Jala e Beit Sahour, facendosi carico di trasmettere a Papa Francesco una lettera riservata relativa alla segregazione delle terre cristiane della Palestina. L’appello alla Provincia di Catanzaro ad aderire al gemellaggio e farsi carico della problematica assieme all’Unione dei Comuni è stato rivolto nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella Sala Giunta di Palazzo di Vetro, questa mattina, alla presenza – oltre che del presidente dell’Ente, Enzo Bruno – dei sindaci Natale Amantea (Maida), Pietro Putame (San Pietro a Maida), Domenico Pallaria (Curinga), Gianfranco De Vito (Jacurso), Francesco Scalfaro (Cortale).
“Non si tratta di un semplice protocollo d’intesa finalizzato a promuovere accordi di natura economica e commerciale – ha detto Putame -. Quello che chiediamo è che venga sottolineato, anche in occasione della cerimonia dell’albero di Natale in Vaticano che quest’anno è donato dalla Provincia di Catanzaro, il nostro interessamento ad un processo di pace non più rinviabile. Il popolo della Palestina è un popolo orgoglioso, soffocato dalla violenza. Dobbiamo adoperarci per essere messaggeri di pace”. A spiegare il senso del gemellaggio con Betlemme, Natale Amantea, sindaco di Maida. “Esso rappresenta un evento storico per il nostro territorio, un ponte di speranza con la città dove nacque Cristo – ha affermato – Quanto fatto fino ad oggi non deve essere un atto celebrativo ma sia l’inizio di un percorso comune di impegno perché si affermino in quella terra martoriata i valori della pace e della fraternità”.
Ad illustrare il contenuto della lettera che il sindaco di Betlemme ha affidato agli amministratori dell’Unione dei Comuni Monte Contessa, il sindaco di Jacurso e consigliere provinciale Gianfranco De Vito. La preoccupazioni di queste popolazioni, infatti, è concentrata sulla costruzione di un muro di separazione che il Governo di Israele sta costruendo nel distretto di Betlemme. Il procedere della costruzione di questo muro da parte delle forze israeliani colpisce tutti gli aspetti della vita delle comunità cristiane e maniaccia la loro esistenza nella Terra Santa e nei luoghi santi circostanti. Centinaia di ettari di terreno sono stati tagliati fuori dal distretto di Betlemme. I restanti terreni agricoli disponibili, ancora in pericolo di essere isolati e segregati dietro quel muro di separazione nella zona di Cremizan a Beit Jala, oltre 300 ettari, sono di proprietà di centinaia di famiglie cristiane. De Vito ha ricordato anche che il sindaco di Betlemme ha donato loro dell’olio che sarà regalato alle parrocchie dei propri territori.
Il presidente della Provincia Enzo Bruno ha ringraziato in sindaci per sensibilità dimostrata su questa problematica di politica internazionale, assicurando che la lettera consegnata dal sindaco Baboun sarà consegnata a Papa Bergoglio. “Accolgo con entusiasmo la proposta dei sindaci di aderire al gemellaggio – ha detto ancora – sono certo che anche il consiglio provinciale aderirà con entusiasmo a questa proposta”.
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