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Dopo Roma, anche a Catanzaro, Muraviglia – ingegnerizzato dallo Staff di Dynematica – suscita grande interesse in tutte e tre le location assegnate dagli organizzatori della Quarta edizione de “La Notte Piccante”, l’evento più importante della Calabria che ha varcato i confini nazionali. Il tutto tramite delle famose videoproiezioni in 3D riferite a diverse fasce di età e che avevano anche un significato legato alla storia della città dei tre colli. In sintesi, ecco in cosa consite Muraviglia.
Muraviglia Game: sicuramente dedicata ai più piccoli (ma anche gli adulti non disdegnavano una partitina) l’area antistante il Teatro Politeama, infatti la facciata di Palazzo Doria (storico palazzo recentemente oggetto di una riqualificazione) si è trasformata in un gigantesco videogame, ovviamente la scenografia era ispirato al tema della manifestazione, di conseguenza il Bonus principale non poteva che essere un Peperoncino, che poteva essere colpito grazie ad una interazione con i telecomandi della wii dai giocatori.
Muraviglia Art: dedicata ai teenager l’installazione consisteva nella possibilità di inviare un SMS il quale (dopo il filtro delle hostess) veniva proiettato a forma di fumetto nella volta che contiene Il Cavatore, la famosa statua dello scultore Giuseppe Rito simbolo della città. L’operazione si è dimostrata una grande leva di marketing territoriale in quanto molte coppie di innamorati dopo l’inoltro del messaggio attendevano per immortalare la loro dichiarazione con tanto di foto, con conseguenze immaginabili del marketing virale generato dalla condivisione delle foto su Facebook.
Muraviglia Art: questa installazione è la più suggestiva e coinvolgente. Anche questa location è legata ad un’operazione di valorizzazione del patrimonio Culturale della città oltre che alle celebrazioni dei 150 anni dell’unità d’Italia, infatti il volto della Statua del Generale Stocco (braccio destro del Generale Garibaldi scolpita da Francesco Scerbo 1898), grazie all’utilizzo delle tecniche di facial maping si animava in 3D, lo stesso si rivolgeva alla platea con la voce narrante dell’artista Enzo Colacino (Poesie Dialettali Catanzaresi Ferruccio Fregola 1933, Studio di Registrazione Yara Record) tra lo stupore generale dei passanti.
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