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Esistono luoghi che sono stati traditi. Ai margini delle nostre città quiete e soddisfatte, vivono quartieri dimenticati dove i loro sfortunati abitanti si accontentano di sopravvivere in una quotidiana lotta per non soccombere, lontani dagli occhi distratti della maggioranza. Luoghi come lo Zen di Palermo, le Vele di Scampia a Napoli, oppure come Arghillà di Reggio Calabria, la cui bellezza paesaggistica fa a pugni con il degrado urbano e sociale che l’affligge.
Katia Colica, architetto e giornalista, è penetrata nel cuore del sobborgo reggino, accostandosi ai racconti di vite piegate, senza speranza e futuro. Il racconto della sua esperienza è racchiuso nel libro-reportage Il tacco di Dio. Arghillà e la politica dei ghetti, edito da Città del Sole Edizioni.
Il volume sarà presentato venerdì 6 maggio alle ore 18.30 presso il Caffè letterario di Catanzaro in un incontro organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della Provincia di Catanzaro. Alla tavola rotonda, moderata dalla giornalista Giulia Zampina, prenderanno parte, insieme all’autrice del libro, gli architetti Silvia Frustaci e Biagio Cantisani. Sarà l’occasione per riflettere su zone che sono diventate caratteristiche di molte delle nostre città, laddove si è sperimentato che quartieri “nuovi”, creati per soddisfare le esigenze dell’edilizia popolare, si sono trasformati in veri e propri ghetti divenuti luoghi di emarginazione e criminalità.
La creazione di quartieri periferici è, da sempre, un processo problematico, che abbraccia varie discipline: oltre al singolo progetto edilizio entrano in gioco la sociologia, l’antropologia urbana, la micro-economia, la geografia umana ed economica, oltre che la pianificazione urbanistica, dei trasporti e la tutela ambientale. Ma spesso, dagli anni Settanta in poi, si è dato vita a modalità abitative insoddisfacenti, progetti urbanistici che hanno dimostrato la loro inefficacia da subito e le cui conseguenze paghiamo ancora oggi, imponendosi come emergenza da sanare a tecnici e amministratori politici.
Al termine dell’incontro si svolgerà un suggestivo reading di brani dal libro con Katia Colica e il musicista Antonio Aprile.
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