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La recente relazione della Corte dei Conti sulla situazione delle partecipate dell’Amministrazione Comunale relativa all’anno 2010 ci presenta un quadro fosco. E i primi effetti nefasti produrranno, già da quest’anno, le prime dolorose conseguenze. Catanzaro, molto probabilmente, perderà la stagione teatrale. Le casse comunali sono ormai asciutte e non ci sono soldi per il “superfluo”.
Un vero passo indietro per la città Capoluogo di Regione, che, negli ultimi dieci anni, dopo l’apertura del maestoso Teatro Politeama aveva riconquistato lo scettro di capitale della cultura in Calabria. A tale scopo occorre fare un’analisi lucida sul perché, nel giro di pochi anni, quello che era un fiore all’occhiello di Catanzaro, sia diventato un “peso” per l’Amministrazione Comunale. Analizzando il resoconto della succitata relazione della Corte dei Conti si possono, sin da subito, identificare i “colpevoli”. La Fondazione Politeama – scrive la Corte dei Conti – presenta perdite di esercizio nel 2010 per euro 1.892.492,00 (così come negli esercizi precedenti: € 1.378.955,00 nel 2009 ed € 1.693.188,00 nel 2008). Nell’ultimo triennio, quindi, la Fondazione Politeama ha avuto perdite per quasi 5 milioni di euro. Un vero e proprio buco nero.
Com’è possibile che un teatro che ha quasi 1.000 posti riesca a non produrre utili? Qualcuno potrebbe dire che la situazione è identica in tutta Italia e che Catanzaro non fa eccezione. Sarebbe, però, una difesa labile e “populista”. In verità abbiamo letto che negli ultimi anni il teatro Politeama ha staccato migliaia (si dice 6.000) di biglietti omaggio.
Vorremmo, quindi, sapere dal management della Fondazione Politeama se questa notizia è fondata o meno. Qualora lo fosse, è evidente che la gestione del teatro Catanzarese, si può definire “allegra” come la vedova, giusto per rimanere in tema teatrale. Ora, però, sarà Catanzaro a rimanere vedova del suo teatro con tutte le ripercussioni che ne seguono anche per l’indotto che portava alla già asfittica economia cittadina. Se quello che è avvenuto alla Fondazione Politeama si fosse verificato in un’azienda privata a perdere il posto sarebbero proprio i manager. Noi da parte nostra auspicheremmo, che invece di essere licenziati, i principali responsabili del default Politeama rassegnassero le dimissioni. Sarebbe un atto molto più “onorevole” da parte loro e, sicuramente, una dignitosa uscita di scena.
Jole Le Pera
Associazione Culturale “Catanzaro in Movimento”
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