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Non poche, e significative, sono state le definizioni date alla poesia di Alda Merini, quasi a voler dimostrare come nei suoi versi ci sia il fuoco che crepita e che consente di gridare e di giocare con le parole, con le inquietudini, con la sua ricerca di armonia interiore e di fede.
Una cosa è certa, lo era e lo è ancora oggi: la voce di Alda Merini sta cavalcando la storia poetica italiana nel segno di un’autenticità espressiva in grado di catturare a sé l’attenzione non soltanto dei critici più accreditati a livello internazionale, ma anche, e soprattutto, quella dei poeti emergenti e di quanti stanno avvicinandosi alla poesia, al piacere di elaborare in versi i propri sentimenti, le proprie gioie, le delusioni, i giochi anche pericolosi che l’attuale società ci offre e ci propina nostro malgrado.
Ecco così che, allo scopo di far conoscere e valorizzare le voci della poesia moderna, l’Accademia dei Bronzi, in collaborazione con le Edizioni Ursini di Catanzaro, ha promosso e portato a termine la pubblicazione dell’antologia “Mille voci per Alda”, realizzata con le migliori liriche partecipanti alla seconda edizione del concorso dedicato alla poetessa dei Navigli.
I temi trattati sono diversi, com’è logico, anche se l’eco e il richiamo dell’amore hanno avuto la meglio. Ma ciò che emerge, in questa raccolta, in maniera indiscutibile, è la ricerca di un modus scritturale personalizzante, tale cioè da risultare unico e da costringere il lettore a ritornare più volte sui versi e sulle espressioni usate, sulle metafore, sui guizzi ascensionali in direzione dell’azzurro, di quell’azzurro che naviga in ognuno di noi e che il poeta, se è veramente tale, riesce a captare a piene mani.
Un altro dato importante, importantissimo, è il sensibile aumento delle voci poetiche al femminile, fatto del resto già unanimamente considerato di assoluta freschezza e foriero di non poche preziosità contenutistiche.
Le donne, insomma, sono entrate pienamente in sintonia con i temi trattati da Alda Merini ed hanno proposto opere di buona qualità, alcune delle quali di grande impatto sociale.
La poesia, quindi, si sta vestendo di rosa, ed è un rosa davvero coinvolgente per la molteplicità degli argomenti che vengono messi in circolo, per la sincerità dei contenuti, per la felice intuizione degli stati d’animo altrui, per l’accostamento dell’io ai problemi di una quotidianità sempre meno gratificante.
Come a dire che nell’antologia “Mille voci per Alda”, pubblicata in elegante veste grafica, le donne hanno in comune il piacere di confrontarsi, di stuzzicare il lettore, di contribuire in qualche modo a fare amare la poesia, alla sua divulgazione anche al di fuori del ristretto ambito dei concorsi letterari, degli addetti ai lavori e di quanti scrivono versi.
Con questo volume, inserito dalle edizioni Ursini nella collana “I libri dell’Elefantino”, la poesia farà certamente un altro notevolissimo passo in avanti in termini di diffusione e qualità.
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