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“Se la parola che va più di moda in questo momento è indignati noi ne usiamo un’altra, inorriditi. Noi siamo inorriditi dopo aver letto le parole irresponsabili e pericolose della signora Anna Pascuzzo che, come ogni cattivo maestro, usa la demagogia per parlare di cose che non conosce, come la gestione dell’ordine pubblico.”
– E’ la risposta della Segreteria Provinciale catanzarese del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia – alla signora Anna Pascuzzo, dopo le sue assurde ed offensive parole offensive usate nei confronti degli Operatori delle Forze di Polizia impegnate sabato scorso a Roma per fronteggiare qualche centinaio di delinquenti. “In premessa diciamo due cose chi getta fango su una divisa getta fango sullo Stato intero e mette a rischio quella tenuta democratica che a parole difende ma nei fatti oltraggia.
E la signora Pascuzzo, come tutti quelli che colpevolmente non si sono dissociati dalle sue parole, è identica nei fatti a quella stessa persona che nella sua mente combatte, il premier Berlusconi. Lui – dice il Coisp di Catanzaro – non perde occasione per infangare un’altra colonna portante dello Stato, la magistratura, la signora Pascuzzo fa lo stesso con le Forze dell’Ordine, poiché non è la prima volta che la sentiamo scagliarsi contro coloro i quali difendono anche la sua libertà.
Cara signora – continua la Segreteria Provinciale del Coisp catanzarese – crediamo che il suo paventato comunismo o antirazzismo (come lei si firma Movimento antirazzista) sia fine a stesso, poiché le vorremmo ricordare che le Forze dell’Ordine, quelle che erano a Roma sabato, quelle che vanno negli stadi a tenere a bada animali inferociti, quelli che di notte pattugliano le strade per consentire a lei e a tutti i cittadini di vivere tranquilli, sono lavoratori al pari di quelli che lei demagogicamente si fregia di difendere.
Non hanno certezze sul futuro come quelli per i quali lei ha marciato sabato a Roma. Sono uomini e donne che rischiano la vita per poco più di qualche migliaia di euro. Forse anche i Poliziotti avrebbero voluto protestare pacificamente contro un Governo che giornalmente li pugnala alle spalle, anche i poliziotti, i carabinieri i finanzieri e tutte le forze dell’ordine sono indignati cara signora Pascuzzo, ma vigliacchi, no questo no.
Vigliacco è chi mette un casco in testa e arma le sue mani per fare male, vigliacco è chi utilizza le parole scrivendole comodamente seduto dentro casa sua senza rendersi conto che possono creare gli effetti devastanti di una pallottola. Mentre lei ha percorso 600 km per raggiungere Roma in maniera volontaria e nel pieno della sua libertà, magari trovando il tempo di fare anche un po’ di turismo, le Forze di Polizia che erano in piazza non lo avevano scelto.
Erano stati schierate e pronte ad intervenire dalle 13 fino alle 22 potendo fruire del solo sacchetto vitto delle 13 e senza altro fino alle 23.00 (inizio servizio alle 11,30 e fine servizio ore 23.00, un orario in cui lei avrà avuto tempo per un panino, un gelato, una chiacchiera con i suoi compagni di viaggio, la visita in una piazza o in un museo di Roma, il tempo per scattare una foto ricordo) E domenica, molti dei nostri colleghi coinvolti negli scontri sono stati nuovamente impiegati per garantire l’ordine pubblico allo stadio durante il derby.
Nelle stesse ore la signora, sempre nel rispetto della sua libertà, si stava forse godendo la domenica in qualche amena località. Ci chiama vigliacchi signora? Liberissima di farlo – conclude il Sindacato Indipendente di Polizia di Catanzaro – noi altrettanto liberi di dirle che lei e chi come lei pensa e agisce è il miglior alleato di questo Governo che tra le difficoltà che incontra non deve certo preoccuparsi di un’opposizione demagogica e inutile se fatta così come la fa lei”.
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