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Hanno raggiunto Villa Margherita nonostante il cielo plumbeo. Sono quanti si impegnano nel campo della cultura, dell’arte, dell’associazionismo. Massimo Iiritano e Salvatore Scalzo li hanno incontrati per ascoltarli e confrontarsi sui punti delle politiche culturali, emersi dal programma partecipato del candidato a Sindaco. In vista di una Catanzaro creativa.
Entrambi puntano su iniziative da promuovere – con continuità – nei singoli quartieri coinvolgendo attivamente i cittadini. Imprescindibili la valorizzazione dei talenti locali e la qualificazione del management. I presenti, da parte loro, hanno lamentato l’assenza di comunicazione tra istituzioni e cittadini. «Perché – dicono con amarezza– la politica ha dimenticato che la gente esiste tutto l’anno: la gente non è stata ritenuta importante».
Massimo Iiritano – ideatore dell’incontro – invece, non sottovaluta la rilevanza dei cittadini. Di tutti i cittadini, anche quelli che abitano lontano dal Centro. Per questo ritiene particolarmente importante la costituzione, in ogni quartiere, di laboratori e biblioteche: luoghi in cui i cittadini possano fare cultura in prima persona. E non assistere passivamente a eventi calati dall’alto. Fondamentale, in questo senso, anche la creazione di un ‘atelier delle arti’ presso il Complesso monumentale del San Giovanni. Per il candidato PD è necessaria una visione a lungo termine: piuttosto che finanziare numerose iniziative che si esauriscono nel giro di qualche giorno, è preferibile concentrarsi su pochi progetti da curare e mantenere nel tempo.
Anche per Salvatore Scalzo il problema della gestione delle politiche culturali, e della Calabria in generale, è la mancanza di continuità e progettualità. Secondo il candidato a Sindaco si può ripartire dalle eccellenze locali, dalle competenze, dal dialogo con gli operatori che consente di inquadrare le loro esigenze. Per abbinare la cultura al turismo.
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