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Andrà in archivio il prossimo sabato 22 novembre, la dodicesima edizione del Festival d’Autunno che, anche quest’anno, ha saputo regalare eventi culturali di alto livello. La classica “ciliegina sulla torta”, il direttore artistico Antonietta Santacroce se l’è riservata per il gran finale quando, a calcare il palcoscenico del Teatro Politeama di Catanzaro, sarà Herbie Hancock. Un nome che è leggenda perché si tratta di uno straordinario interprete e innovatore del linguaggio del jazz. Ma anche di un pioniere di funk elettrico e fusion. Un artista capace di misurarsi con ogni genere della musica moderna tanto che quel genio di Miles Davis, nella sua biografia, parlando di Hancock scriveva: “Herbie è stato l’evoluzione dopo Bud Powell e Thelonius e ancora non ho sentito nessuno che sia andato più avanti di lui”.
Un’occasione imperdibile, dunque, quella riservata ai fan del celebre pianista ma anche ai semplici amanti della buona musica, che potranno ascoltare dal vivo i suoi virtuosismi,in quella che a tutti gli effetti è l’inaugurazione del tour europeo. Hancock arriverà nel capoluogo dall’Armenia, mentre subito dopo toccherà alcune importanti capitali in cui , come nel caso dell’esibizione a Vienna, il 30 novembre, è già registrato il sold out.
“Per me è un grande onore poterlo ospitare nella mia rassegna. E offrire al pubblico del Festival l’opportunità di assistere al concerto di un mito vivente. Chiunque si sia interessato di musica jazz – ha commentato Antonietta Santacrocre – conosce la grandezza di questo artista il cui estro è stato riconosciuto a livello mondiale, anche con la consegna di tantissimi premi”. Tra cui vanno ricordati ben dodici Grammy Awards, oltre a un prestigioso Oscar.
Con lui, sul palcoscenico, il bassista James Genus e Vinnie Colaiuta, da qualche anno il batterista più richiesto al mondo, dotato di estrema versatilità e di tecnica ineccepibile. Un musicista che ha i suoi maggiori punti di forza nella straordinaria potenza e velocità di esecuzione.
Tornando ad Hancock, elencare tutte le tappe più importanti della sua carriera e, dunque, della sua produzione, sarebbe davvero troppo. Basta ricordare alcune pietre miliari del suo repertorio. Come il suo primo album, appena sotto contratto con la famosissima Blue Note Records. Si tratta di “Takin’ Off” ed è stato un successo dirompente anche grazie al singolo “Watermelon Man”, capace di coinvolgere il grande pubblico visto che, finalmente, le radio passavano anche il jazz. E’ il 1963, Hancock ha appena 23 anni ma di lui si accorge Miles Davis che lo invita a unirsi al suo Quintetto (che comprendeva anche il sax tenore di Wayne Shorter, il basso di Ron Carter e la sezione ritmica di Tony Williams) . Un’esperienza che durerà cinque anni e che, dal punto di vista della creatività, sarà molto prolificua.
Vedranno, infatti, la luce, i più visionari album della storia del jazz moderno come “ESP”, “Nefertiti” e “Sorcerer”. È la nascita del jazz-fusion (o del cool jazz, celebrato dall’album “Fat Albert Rotunda” alla fine del 1968). Ma la sua produzione è anche costellata di dischi più classici come “Maiden Voyage”, “Empyrean Isles”, “Cantaloupe Island”, “Goodbye To Childhood” e “Speak Like A Child”. Gli anni ’60 sono anche il periodo del cinema: suo è il tema per “Blow Up” di Michelangelo Antonioni. In campo cinematografico, da ricordare l’Academy Award per il film premio Oscar del 1987 “Round Midnight”. La grandezza di Hancock è manifestata anche dalle vendite: “Headhunters”, il suo secondo album dopo l’accordo con la Columbia, diventa il primo disco jazz di platino, seguito dal successivo “Thrust”, altrettanto fortunato. Tra i suoi lavori bisogna citare “Perfect machin”, “The New standard”, “Future”, “Possibilities”. Più recentemente ha inciso “The Essential Herbie Hancock” (2006), “River” (2007) e, in occasione del suo settantesimo compleanno, l’album di cover “The imagine project” (2010).
Parte più significativa di questo immane repertorio sarà presentata al pubblico che gremirà il Teatro Politeama sabato 22 novembre. Per assistere all’evento, restano ancora pochi biglietti che sarà possibile acquistare presso la segreteria del Festival, a Catanzaro in Via Settembrini, 12 (di fianco a Bertucci), ma anche on line, con carta di credito e Postepay, sul sito www.festivaldautunno.com, e presso le prevendite autorizzate.
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