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“Ancora una intimidazione, ancora un vile gesto nei confronti dell’esponente di un’amministrazione comunale che quotidianamente, tra difficoltà economiche e pratiche, cerca di dare risposte e garantire servizi alla propria comunità. L’incendio ad un capannone di proprietà del consigliere di maggioranza dell’amministrazione comunale di Cortale, Raffaele Cantafio, guidata dal sindaco Francesco Scalfaro, arriva a pochi giorni da un’altra intimidazione rivolta ad un amministratore di questa provincia, il sindaco di Motta Santa Lucia, Amedeo Colacino”. E’ quanto afferma il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno.
“Quello che ha colpito il Comune di Cortale, è il caso di ricordare, rappresenta l’ennesimo episodio criminale rivolto direttamente ad esponenti di un’amministrazione operosa e virtuosa – afferma Enzo Bruno– Esprimere la solidarietà nei confronti di Cantafio, del sindaco Scalfaro e dell’intero consiglio comunale di Cortale è doveroso e sentito ma non superfluo. Esattamente come l’invito ad andare avanti lungo il percorso amministrativo segnato dalla legalità e dalla trasparenza delle azioni che non saranno in alcun modo condizionate dall’arroganza di chi non conosce altro linguaggio che quello della prepotenza. Dirsi preoccupati per quanto accade agli amministratori impegnati nell’azione quotidiana di governo non è banale: va evidenziata anche la necessità di aprire una più ampia riflessione sui soprusi, sulla violenza e purtroppo sulla ferocia che possono colpire i nostri comuni – dice ancora Bruno -.
Un confronto concreto che vada oltre le frasi di circostanza, per scongiurare il ripetersi di episodi criminali che troppo spesso riguardano non solo amministratori ma anche inermi cittadini, come nel caso della povera signora Antonia Rotella, a Catanzaro, vittima di una crudeltà inaudita nel corso di una tentata rapina, sabato scorso, che le è stata fatale e alla quale rivolgiamo un pensiero commosso nel giorno dei funerali. I responsabili vengono individuati in tempi celeri grazie all’operato efficiente e coraggioso delle forze dell’ordine e della magistratura, a cui rivolgiamo sempre la nostra piena fiducia e la gratitudine per l’impegno profuso in ogni circostanza, proprio come nel caso di Catanzaro”.
“Ma siamo consapevoli che la sicurezza e l’ordine pubblico devono diventare una priorità che passa dalla cultura delle buone pratiche amministrative, dell’efficienza di chi governa con onestà e trasparenza, dalla giustizia sociale e dall’equità che se non garantite alimentano la microcriminalità, dalla solidarietà di un insieme di persone che non girano lo sguardo altrove e nella comunione di intenti e sentimenti diventano comunità. E di istituzioni presenti, senza parole superflue né silenzi colpevoli, deleteri entrambi. Per questo – conclude il presidente della Provincia, Enzo Bruno – gli amministratori come Cantafio, Scalfaro, Colacino e quanti sono stati vittime di atti intimidatori andranno avanti senza paura nell’interesse superiore del bene comune. Per questo per farlo hanno bisogno del sostegno e della vicinanza di tutti noi”.
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