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Emozioni, gioia di vivere, ritmi sfrenati e ninne nanne ancestrali, coreografie coloratissime nelle quali i ballerini hanno espresso tecnica, passione e, soprattutto, emozionato profondamente i presenti. Tutto questo è stato venerdì sera “Venti del Sud” portato in scena dalla “Compagnia di Balletto Giovanni Calabrò” nel Teatro Politeama di Catanzaro, nell’ambito della XII edizione del Festival d’Autunno. L’incipit dello spettacolo e’ stato affidato a “Experience” di Ludovico Einaudi, degno preludio di uno spettacolo denso di pathos; un “racconto” del Sud e del suo carico di dolore, di disperazione e separazione ma anche della gioia di vivere propria della Puglia, Calabria, Sicilia e Campania, raccontato attraverso musica e danza. Su musiche popolari rielaborate da Ludovico Einaudi, Assurd, Terre del Sud, Sabatum Quartet, Lino Cannavacciuolo, Nuova Compagnia di Canto Popolare, Daniele Petronelli e Discanto Siculo , Giovanni Calabrò e Giacomo Colletti hanno creato coreografie ricercate e coinvolgenti che sublimavano la musica tradizionale che le ispirava. Taranta, tammurriata, pizzica, tarantella hanno ispirato immaginifiche suggestioni di grande impatto emotivo, grazie alle masse sonore e corporee in scena, che si rincorrevano e giocavano a mescolarsi continuamente in un tourbillon di suoni, musiche, colori e danze sfrenate che per quasi due ore hanno rapito e coinvolto il pubblico, che ha ricompensato gli artisti con lunghi e frequenti applausi a scena aperta. Al termine dello spettacolo il direttore Calabrò, visibilmente commosso, ha ringraziato Antonietta Santacroce, direttore artistico del Festival d’autunno, per aver voluto inserire “Venti del Sud” in un cartellone così prestigioso, coronando in tal modo i suoi trent’anni di attività nel mondo della danza. Venerdì 31 ottobre il Festival d’Autunno ,presenterà una produzione inedita, una piece teatrale appositamente commissionata e composta da Eugenio Masciari ,attore catanzarese di fama, avendo recitato con i più importanti registi italiani, da Monicelli a Benigni. Nello splendido Oratorio del Carmine,risalente al XVII secolo, andrà in scena “Il canto della preghiera. Da S. Francesco a Papa Francesco”, riservato esclusivamente agli abbonati, un atto unico ispirato alle più importanti testimonianze della fede dal 1200 a oggi. A seguire l’autorevole intervento di Massimo Enrico Milone,direttore di Rai Vaticano, sulle innovazioni introdotte nel suo papato da Francesco ,che lo hanno reso sin dal suo esordio amatissimo da cattolici e non.
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