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Sette rinvii a giudizio, 13 proscioglimenti ed un’assoluzione il risultato dell’udienza preliminare nell’inchiesta antidroga della Procura di Catanzaro battezzata “Araba fenice”.
Il giudice distrettuale Antonio Rizzuti ha accolto la richiesta di processare gli imputati, fatta dal pubblico ministero Vincenzo Capomolla, per sette di loro:
Francesco Di Bona, 43 anni, di Catanzaro;
Giuseppe Gentile, 33, di Torino;
Pietro Giglio, 33, di Catanzaro;
Raffaele Tedesco, 31, di Catanzaro;
Massimo De Maria, 29 anni, di Chiaravalle (Cz),
Luca La Croce, 35, di Isca sullo Jonio (Cz);
Giafranco Procopio, 41, di Monza.
Per i primi quattro l’accusa era di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga di mentre gli ultimi tre avevano solo singole contestazioni di spaccio.
Il processo avrà inizio il 16 gennaio davanti al tribunale collegiale.
Prosciolti dalle accuse Massimo Catroppa, 38 anni, di Vallefiorita;
Andrea Cosentino, 66, di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio;
Adriano Fiorenza, 37, di Catanzaro;
Damiano Fiorenza, 29, Catanzaro;
Pasquale Fiorenza, 63, Santa Caterina dello Jonio;
Salvatore Fiorenza, 68, Santa Caterina dello Jonio;
Antonio Gallace, 41, di Rivoli;
Bruna Gallace, 47, di Catanzaro;
Carmelo Lattari, 38, di Santa Caterina dello Jonio;
Antonello Lucifero, 36, di Isca;
Mauro Maurizio, 47, di Catanzaro;
Cosimo Piroso, 65, di Badolato;
Pasquale Procopio, 52, di Badolato;
Luciano Viscomi, 39, entrambi di Catanzaro.
Assolto l’unico imputato che aveva chiesto il rito abbreviato: Giovanni Rubino, 36 anni, di Catanzaro.
La Procura avrebbe appurato un presunto sodalizio dedito al traffico di stupefacenti tra Isca sullo Jonio e i paesi limitrofi.
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