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Un’artista duttile, che ha un modo originale e fuori dalle mode di guardare e di raccontarsi sulle tele, attraverso la rapida fuga di elementi dinamici simili a soldatini che si allontanano da qualcosa e da se stessi per realizzare l’ideale irrealizzabile. Tranquilla Stradolini, nome d’arte della reggina Angela Zumbo, dal 27 aprile al 9 maggio sarà ospite del Caffè Letterario di Catanzaro con la personale “Materia e Antimateria. La prevalenza dell’universo visibile”.
Durante l’inaugurazione, che si svolgerà il 27 aprile alle ore 18.00, l’artista presenterà anche il suo libro Il crollo, edito da Città del Sole Edizioni. Breve romanzo esistenziale dalla potente scrittura metallica, tagliente, racconta il disfarsi di un rapporto di coppia, eco di cadute che sono allo stesso tempo personali e collettive: è una voce femminile lucida e consapevole che disegna la fitta rete di “crolli” che attraversano il vivere frantumato in una società in preda alla paura post 11 settembre 2001.
L’immagine emblematica del crollo delle torri gemelle, lo scoppio della successiva guerra in Afghanistan fanno da contraltare alla guerra privata che la donna dichiara al proprio marito, una guerra invisibile, silenziosa, impalpabile, che non si vede, ma si consuma quotidianamente. Un esordio intenso, una voce sorprendente che unisce il talento narrativo a un non comune stile pittorico che ha prodotto i percorsi artistici “come obiettivo la non meta” e “le visioni imprecise”.
Stradolini ha abbandonato completamente la figura e sperimenta una sfaccettatura dello spazialismo. I suoi tagli non sono mai netti, contestatari di un modo di intendere l’arte, il suo bisturi crea forme astratte simili agli elementi della natura, sono tagli elastici, sinuosi, sovrapposti, stratificazioni di materia che parlano della non materia, elementi destrutturati che ricordano una struttura originaria ma da essa prendono le distanze per raccontare l’invisibile.
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