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I farmaci del dolore: FANS e oppioidi tra appropriatezza e sicurezza”, è stato questo il tema di un importante incontro scientifico che si è tenuto ieri all’Università Magna Graecia.
All’appuntamento scientifico, organizzato dal Centro Regionale di Farmacovigilanza presieduto dal professore Giovambattista De Sarro, Ordinario di Farmacologia e Direttore del Dipartimento di Scienze della salute dell’Ateneo catanzarese, hanno partecipato decine di operatori sanitari della provincia, a conferma di quanto siano ormai seguiti questi incontri tematici.
Dopo una breve introduzione di De Sarro e del professore Ermenegildo Santangelo, Ordinario di Anestesia e Rianimazione, il professore Bruno Amantea, Direttore della Cattedra di Anestesia e Rianimazione, ha parlato del dolore nella sua complessità, illustrando i diversi ambiti di utilizzo delle terapie analgesiche, a partire dalle patologie tumorali, per poi approdare al cosiddetto dolore acuto e a quello in ostetricia.
A seguire, il professore Antonio Calignano, Ordinario di Farmacologia, Farmacoterapia e Tossicità del Farmaco alla “Federico II” di Napoli, si è soffermato sulle nuove strategie nel trattamento del dolore, dai classici FANS, ai cortisonici, ai tanto temuti e poco utilizzati oppioidi.
Ad illustrare il panorama normativo è stato, invece, il dottor Antonio Iaria, Coordinatore Regionale della Rete per le cure palliative e la terapia del dolore del Dipartimento Tutela della Salute.
Iaria si è in particolare soffermato sulla legge n° 38 del 15 Marzo 2010 che detta le disposizioni per ottenere l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore.
La dottoressa Giuseppina Lacquaniti ha poi parlato dell’uso dei farmaci analgesici nella terapia del dolore cronico che di per sé costituisce una malattia. “Il 73% di chi soffre di questa patologia – ha sostanzialmente detto – viene trattato in maniera efficace, ma il 23% circa non riceve cure adeguate”.
Successivamente, la dottoressa Grazia Imeneo, Dirigente medico, dell’Unità Operativa di Fisiopatologia Digestiva dell’Azienda “Mater Domini”, ha relazionato sulla complessa problematica, di tipo cronico o acuto, presente nel paziente con dolore addominale.
A parlare del ruolo del medico internista è stato poi il dottor Luigi Anastasio, Direttore Unità Operativa Medicina Interna dell’ASP Vibo Valentia. Anastasio ha chiarito la differenza sostanziale fra dolore acuto (fisiologico, di difesa) e cronico (patologico, di offesa).
A chiusura della sua relazione Anastasio ha affermato che oltre alle barriere legislative, vi sono barriere di tipo concettuale e culturale di “oppiofobia”, sia del paziente che del medico.
Il dottore Antonio Guerra, infine, medico di Medicina Generale e Componente del Consiglio Provinciale FIMMG, ha esposto il punto di vista dei medici di famiglia che, di solito, sono i primi professionisti ad assistere il paziente con dolore acuto o cronico. In tali pazienti, ha sottolineato, può esistere una forte componente di tipo psicologico. Ma ciascuno va trattato come caso a se stante.
Dopo una vivace discussione, Giovambattista De Sarro ha concluso i lavori, dando appuntamento ai prossimi incontri inseriti nel programma del Centro regionale di Farmacovigilanza.
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