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La Commissione regionale per l’emersione presieduta da Benedetto Di Iacovo prende spunto dallo spot lanciato dalla Regione Calabria guidata da Giuseppe Scopelliti per lanciare a sua volta un appello alla regolarità nel settore turistico. In un messaggio pubblicato sul portale emersione.calabria.it si legge “Dall’emersione dei Bronzi ellenici sommersi nel Mar Ionio all’Emersione del Lavoro non regolare nel Turismo, sarebbe il caso di aggiungere in coda al dibattito sullo spot (straordinario e intelligente) della Regione Calabria.
L’utilizzo dei Bronzi di Riace rappresenta un messaggio positivo che lega la capacità di attrarre turismo in Calabria a quella di accrescere anche i livelli di regolarità nel settore traino dell’economia calabrese”. Non c’è dubbio, spiega Di Iacovo, “che insieme all’agricoltura e all’edilizia, l’altro comparto molto esposto al lavoro irregolare è quello turistico.
L’eccezionale campagna avviata dal Governatore Scopelliti – prosegue in presidente della Commissione – ha suscitato una vasta eco a livello nazionale, quindi quale migliore occasione per associare lo spot dei Bronzi, emersi dagli abissi dopo duemila anni, all’idea di promuovere la legalità e l’emersione del lavoro non regolare in tutte quelle attività produttive che stanno inaugurando la stagione estiva. E’ un modo per ribadire che la regolarità nel mercato del lavoro conviene e che il lavoro sommerso fa male anche se praticato per brevi periodi. A tale proposito l’assessorato al Lavoro guidato da Francescantonio Stillitani sta lavorando a pieno ritmo.
A breve arriveranno importanti e intelligenti iniziative per favorire il lavoro regolare nel comparto come l’utilizzo dei Voucher per lavori di breve durata. Iniziativa su cui il 30 giugno prossimo è fissato un incontro tra il Ministero del lavoro, l’Assessorato regionale al Lavoro, gli enti previdenziali, le associazioni datoriali e sindacali del settore turismo, agricoltura e industria per avviare una campagna di sensibilizzazione sull’adozione dei Voucher, strumento che consentirà ai datori di lavoro del comparto turistico di rendere, mediante retribuzioni adeguate e contribuzione Inps, per brevissimi periodi (a ore o nei week end), il lavoro trasparente e regolare nel mondo della ristorazione e della ricettività in generale.
Per il resto andiamo avanti sulla rotta tracciata dall’esecutivo regionale. Occorre ribadire che registriamo in tutti i settori produttivi una sensibile ma costante inversione di tendenza per quanto riguarda l’emersione. Un dato – conclude Di Iacovo – che ci conforta e ci dice che in Calabria è possibile cambiare registro rispetto a retaggi culturali datati.
Lo dimostra l’ultimo decennio in cui siamo passati da una stima di 201.000 lavoratori irregolari a 142.000. Solo nell’ultimo anno abbiamo ridotto le unità irregolari di 7 mila unità. Un messaggio che incoraggia ancor di più le istituzioni regionali a mettere in campo politiche di contrasto efficaci per sradicare il sommerso, legalizzare il lavoro e realizzare entrate dirette derivanti dall’emersione”.
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