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L’8 Gennaio 2006 moriva Mimmo Rotella il più grande artista Catanzarese di sempre, ma anche uno dei più grandi artisti contemporanei, lo testimoniano infatti le mostre attualmente in corso in tutta Italia, “Ultimo Atto d’Amore” a Palazzo Reale a Milano, in mostra 10 ritratti decollage con Marlyn e per la prima volta la raccolta completa dei “poemi fonetici”, ma anche (fino al 20 Febbraio) al MAT di San Severo “Segni del Novecento” (disegni italiani dal secondo futurismo agli anni 90′), a Vercelli “”Grafiche d’artista” (prove d’autore dei più grandi artisti del XX secolo), sempre a Milano sarà presente alla Galleria San Lorenzo, a Reggio Emilia e Senigallia e la imminente “Mimmo Rotella – Par Erreur. Artypo (dal 15 al 19 Gennaio a Firenze).
Per celebrarne la ricorrenza grazie all’entusiasmo dell’agenzia Cantelmi Network nella persona di Andrea Cantelmi e dell’artista Teresa Mancuso in arte “Tea”, l’8 Gennaio a Catanzaro si svolgerà l’evento denominato “Mimmo Rotella’s Day”, una intera giornata suddivisa in 3 eventi.
La prima tappa si svolgerà alle ore 11.00 presso il Cimitero Monumentale di Catanzaro, in cui giace la tomba del Maestro, “Porta un Fiore con Te” sarà una iniziativa simbolica. La seconda tappa si svolgerà presso il Caffè Letterario – fortemente voluta dal Direttore Artistico Vittorio Pio – alle ore 18.30 vi sarà la proiezione del film “L’ora della Lucertola” con l’intervento di Andrea La Porta, e la mostra fotografica “Tribute to Mimmo” a cura di Tea, voce narrante Tania Romeo. Sempre al Caffè Letterario alle ore 21.00 “Musica in Strappo” performance degli artisti Francesca Salerno e Luigi Morello.
Ovviamente tutto l’evento è stato concordato sotto la supervisione della Fondazione Mimmo Rotella, “custode” del patrimonio culturale del grande maestro in costante aggiornamento con il direttore Piero Mascitti e il presidente della Fondazione il notaio Rocco Guglielmo. La manifestazione è realizzata interamente con contributi volontari degli organizzatori. «Rotella si appropria dei volti degli attori, dei titoli dei film, delle scritte promozionali, degli animali da circo, delle automobili, dei nudi, degli aeroplani di tutte le icone che compongono la narrazione e la spettacolarizzazione della comunicazione in città, e innesca su queste un processo reattivo, tramite lo strappo, affinché la strada entri nella sua arte e diventi una potenza generatrice, sempre imprigionata nel crogiolo della pittura» (scrive il critico nel volume Avenue Rotella).
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