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Le linee programmatiche della nuova stagione amministrativa che ci accingiamo a vivere, non possono non tener conto delle caratteristiche di questa nostra epoca: una epoca caratterizzata da paura e timore sia per il presente che per il futuro.
Per queste ragioni, Azione Popolare intende dare delle risposte di cambiamento, innovazione e coinvolgimento per far svanire questi sentimenti di paura e timore, oltre che per dare una speranza a Catanzaro. L’attuale crisi non è solo finanziaria, ma anche morale e sociale.
La nuova amministrazione dovrà lavorare insieme e per i cittadini. I metodi che si dovranno usare dovranno essere quelli della trasparenza, della partecipazione e dell’informazione. La democrazia partecipata deve essere il metodo con il quale la coalizione vincente dovrà governare nel prossimo quinquennio la città capoluogo e il suo territorio.
Catanzaro è una città di medie dimensioni, connotata da una appena sufficiente qualità della vita, da un bassissimo standard di servizi sociali, da un basso livello di offerta formativa, da una crescente criminalità, da scarsissima attività imprenditoriale, ed ha perso da tempo il suo ruolo di riferimento culturale ed amministrativo della nostra regione, senza poter mai assolvere in pieno la sua funzione di capoluogo della Calabria. Anzi, spesso la sua dignità è stata calpestata.
Catanzaro deve diventare nel contesto del territorio provinciale, in accordo con gli altri centri limitrofi, il soggetto propulsore, in particolare per ciò che attiene l’organizzazione di taluni servizi, l’elaborazione di politiche comuni da tradurre in regolamenti condivisi, la programmazione territoriale, la sollecitazione al compimento di alcune fondamentali reti infrastrutturali (a partire dalla rete di comunicazione di cui i cittadini sentono tanto il bisogno), costruendo con le altre città una reale politica di sistema.
Catanzaro deve diventare il centro di polarizzazione delle funzioni direzionali della regione, sviluppando l’identità di città di servizi in grado di erogare prestazioni dall’alto valore aggiunto per le persone che quotidianamente la raggiungono per ragioni di lavoro, studio, assistenza sanitaria. Allo stesso modo con una programmazione organica, andranno valorizzate quelle potenzialità capaci di alimentare la crescita economica di Catanzaro, dal turismo agli insediamenti produttivi, all’università.
Gli effetti della pesante crisi mondiale sono assai visibili anche e soprattutto nel nostro territorio connotato da una piccola e limitata imprenditoria. La contrazione della domanda e le difficoltà connesse all’accesso al credito hanno messo in gravissime difficoltà numerose aziende di medie e piccole dimensioni con riflessi durissimi sul piano dell’occupazione.
È evidente come la prossima amministrazione nel prossimo quinquennio dovrà dedicare il massimo appoggio ai soggetti travolti da questi problemi: i lavoratori, le imprese e le famiglie. Bisogna far diventare Catanzaro la città anche dei giovani, evitando la fuga verso il nord, creando maggiori opportunità formative e lavorative perché per costruire una nuova città occorre il contributo di idee delle nuove generazioni, integrare la vita universitaria con quella della città, potenziare l’offerta culturale e valorizzare l’associazionismo e il volontariato, che rappresentano una risorsa di valori che la città deve utilizzare.
È chiaro che una Catanzaro “europea”, aperta e solidale, una città in cui sia possibile lavorare ed anche piacevole vivere, rappresenta un progetto di lungo periodo, destinato ovviamente in particolare ai giovani. Proprio da questa considerazione derivano diverse conseguenze: anzitutto l’assunzione da parte dell’amministrazione del tema generazionale come veicolo di cambiamento che vuol dire, da una parte, riconoscere la rilevanza di alcuni nodi ancora irrisolti come i luoghi di aggregazione e gli stimoli per iniziare attività commerciali in linea con i tempi, dall’altra, osservare ciò che si è fatto sotto il profilo del recupero di opere e luoghi importanti attraverso il quale promuovere lo sviluppo della creatività dei giovani. Senza mettere da parte la preoccupazione per il crescente disagio degli adolescenti, estranei al civismo ed ai vincoli di solidarietà.
È questo l’ambito che deve attirare l’analisi dell’amministrazione, perché oltre che gestire occorre anche studiare e capire. Come si può constatare gli impegni enunciati possono sembrare anche ambiziosi, ma sicuramente sono alla portata della futura amministrazione Abramo. Il compito di Azione Popolare, del resto, è quello di proporre un progetto chiaro della Catanzaro futura e di trasferirlo ai giovani, cui spetterà un compito più arduo e difficile del nostro.
La futura squadra del Sindaco Abramo, siamo convinti si saprà mettere al servizio della comunità per questo grande obiettivo che oggi appare molto lontano, così quanto è lontana la politica nazionale dai nostri problemi e dai nostri propositi. Eppure, anche per questo vale la pena raccogliere la sfida.
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