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Garantire un omogeneo e costante indirizzo e coordinamento delle attività istruttorie e di controllo che i Dipartimenti provinciali devono effettuare sui progetti e piani sottoposti a Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA), Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e sugli impianti provvisti di Autorizzazione Integrata Ambientale (direttiva IPPC – Integrated Pollution Prevention and Control).
E’ questa una delle funzioni principali che caratterizzano l’Area di Riferimento VIA – VAS- IPPC, costituita in seno alla Direzione Scientifica dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria (ARPACAL), diretta dal dr. Clemente Migliorino, dirigente Arpacal e composta da cinque tecnici di diversa estrazione scientifica disciplinare.
Le normative nazionali e regionali (seconda parte del D.Lgs. 152/2006 e Regolamento della Regione Calabria 4 agosto 2008 n. 3), infatti, demandano all’Arpacal l’importante compito di svolgere controlli sugli impatti che alcune opere potrebbero avere sull’ambiente (VIA regionale), nonché controlli sugli effetti ambientali significativi derivanti dall’attuazione di piani e dei programmi approvati (procedure VAS). L’Agenzia riveste,inoltre, un ruolo importante sia nella fase istruttoria e sia in quella dei successivi controlli per le imprese che abbiano ricevuto l’autorizzazione integrata ambientale (A.I.A.).
Compito di questa Area di Riferimento – che proprio l’altro ieri si è insediata alla presenza del Commissario dell’Arpacal, Dr.ssa Sabrina Maria Rita Santagati, e del Direttore Scientifico, Dr.ssa Angela Diano – è anche quello di creare una banca dati cartografica e un sistema informativo a supporto dell’Ente Regione e dei Dipartimenti provinciali Arpacal.
In tale sistema confluiranno tutti gli atti autorizzatori rilasciati dalle Autorità competenti e sottoposti ai controlli dell’Arpacal, i reporting relativi ai piani di monitoraggio dei gestori nonché i pareri rilasciati in materia dalla stessa Agenzia ambientale calabrese; in tal modo sarà garantita al mondo delle imprese, ai professionisti e ai cittadini, l’uniformità delle procedure e dei metodi su tutto il territorio regionale nonché l’ accesso ai dati ambientali.
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